Ci è già capitato in passato di parlare dell’incarnazione del male (per chi fosse interessato L’Ordine del Tempio del Sole, una delle sette più deviate della storia.Serial killer italiani , o Jack lo squartatore ), ciò che non abbiamo ancora detto però è che nel corso degli anni sono nate delle vere e proprie unità per contrastare ogni specifico crimine. Negli ultimi anni, una delle suddette unità che è andata via via crescendo e specializzandosi è quella contro le sette religiose e i loro culti deviati, che spesso con metodi coercitivi finiscono col provocare vittime multiple.  Può essere interessante a questo punto quindi, capire come operano queste particolari unità. Innanzi tutto, e questo è bene specificarlo, considerano i membri della setta come “vittime”. Il che è assolutamente vero. Dobbiamo però ricordare che i membri possono essere pericolosi tanto quanto il leader. Prendiamo il caso di Charles Manson ad esempio, che con la creazione della cosiddetta “Manson Family” si rese protagonista di due fatti di sangue famosi nella storia degli Stati Uniti d’America: quello dell’eccidio di Cielo Drive, in cui furono assassinati Sharon Tate (attrice e moglie del regista Roman Polanski, all’epoca dei fatti incinta) e quattro suoi amici, e quello ai danni di Leno LaBianca e di sua moglie.

Manson non era nemmeno presente ai delitti Tate-LaBianca: a commettere gli omicidi sono stati i suoi adepti. A proposito di leader, si ha spesso la tendenza a parlarne al maschile, ma le donne non sono necessariamente meno abili e spietate degli uomini. A volte sono persino più contorte. Il profilo di base che viene seguito di solito è il seguente: il leader di una setta non risponde ad alcuna autorità eccetto la propria; detiene il potere al cento per cento, è lui a stabilire come gli affiliati trascorrono ogni minuto del loro tempo. Assegna loro compiti di ogni genere, anche solo per tenerli impegnati ed evitare che abbiano tempo libero, tempo per pensare. Il leader di una setta si crea la propria etica, definita esclusivamente in base a ciò che è bene per sé e per mantenere in vita il culto; leggi e moralità esterne sono irrilevanti. Il leader convince gli adepti che è eticamente giusto fare ciò che lui dice, o suggerisce loro di fare. Di solito i leader sono maestri nel dare istruzioni ambigue e sottili, in modo tale che, anche se fossero registrate, non sarebbero sufficienti a incriminarli. Ma il soggetto è in grado di interpretarle correttamente. Quando espone concetti, il capo lo fa in termini elementari, in bianco e nero: “Loro sono contro di noi, la setta ha ragione e chiunque non ne faccia parte ha torto e ci vuole distruggere”. E non ammette alcun dissenso. Può prendere posizioni estreme e offensive e attendere che un adepto le metta in discussione, per testarlo. Si aspetta che i soggetti gli diano tutto quello che hanno…il loro tempo, il loro denaro, ecc. Il leader si aspetta che mettano a disposizione anche il loro corpo. A volte persino i bambini. Esercita un controllo assoluto sugli adepti, che sono tenuti a rinunciare al loro passato. Lui darà loro nuovi nomi, spesso di fantasia, che possono riflettere il modo in cui li vede. Sceglie preferibilmente individui vulnerabili e gioca sulle loro insicurezze. Cerca soggetti solitari e li convince ad abbandonare gli amici e la famiglia. Gli adepti cominciano a vedere in lui l’unica fonte di sussistenza e lui minaccia di negarsi a loro, probabilmente l’arma più efficace. Tutto questo che cosa ci dice?  Ci dice qualcosa sui suoi punti deboli. Fare il leader di una setta è molto impegnativo: devi mantenere un controllo ininterrotto sugli adepti, intuire i dissensi e stroncarli sul nascere. Quindi, qualora possano sussistere influenze esterne, per strada o in luoghi pubblici, rimangono particolarmente cauti. Nel loro ambiente, al contrario, sono più rilassati e pertanto meno accorti e più vulnerabili. Queste sono alcune considerazioni generali che questo tipo di unità anticrimine devono sempre tener conto. Potremmo ancora andare avanti, ma questo può bastare a darci un’idea di come operano.