Il pifferaio di Hamelin (o Pifferaio magico) è una delle fiabe più conosciute in tutto il mondo. La storia, ambientata nel Medioevo, narra di un pifferaio che giunto ad Hamelin, un paesino della Germania, propone al borgomastro di liberarlo da un’invasione di topi con la promessa di una lauta ricompensa. Una volta accettata la proposta, non appena il pifferaio inizia a suonare, i ratti, incantati dalla sua musica, si mettono a seguirlo, lasciandosi condurre fino al fiume Weser, dove annegano.

A questo punto però, la spergiura gente di Hamelin, ormai liberata dai ratti, si rifiuta di  pagare il pifferaio.

Questi, per vendetta, riprende a suonare mentre gli adulti dormono, attirando dietro di sé tutti i bambini della città. Centotrenta bambini lo seguono in campagna e vengono rinchiusi dal pifferaio in una caverna dalla quale non faranno più ritorno. Solo un bambino, zoppo, riuscirà a salvarsi dal rapimento, perché non in grado di tenere il passo degli altri.

Come accade per tutte le fiabe, anche questa siamo abituati a considerarla innocua e priva di ogni riferimento alla realtà…ma stavolta non è così. Ad Hamelin, nel giugno del 1284, avvenne  un fatto di cronaca che scosse la popolazione in modo devastante; la perdita di 130 figli della città. Sicuramente non c’entravano né topi né conti da saldare; si trattava semplicemente di un gruppo di bambini che era svanito da Hamelin e non era mai più stato trovato. Questa scomparsa, unita all’indifferenza dei genitori, o almeno così era stato detto, erano rimaste avvolte nel mistero. Ma cosa può essere successo veramente? Una spiegazione è che i ragazzini, affetti dalla peste o da una malattia che induceva spasmi simili alla danza, siano stati condotti a morire fuori città perché gli adulti temevano il contagio. Un’altra spiegazione è che il “Pifferaio Magico” aveva organizzato un pellegrinaggio religioso per i bambini, i quali morirono lungo la strada per calamità naturali o perché erano capitati in mezzo a una battaglia. C’è ancora un’altra teoria, secondo la quale i bambini  furono protagonisti di una migrazione di massa verso l’Est Europa dove poi avrebbero fondato una comunità. In realtà, quale sia stato il destino dei 130 bambini di Hamelin risulta ancor oggi un mistero e, se non verranno trovati reperti archeologici come ad esempio le ossa dei bambini, è destinato a rimanere un segreto custodito dalle montagne tedesche.