Abbiamo parlato già diverse volte del cambiamento climatico (chi fosse interessato può andare a recuperare i seguenti post Ambientalismo , Pensiero ecologista ,Cambiamento climatico) ma l’argomento è talmente vasto che c’è sempre qualcosa da aggiungere, quindi ogni tanto è bene riprenderlo visto che potrebbe risultare interessante a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del mondo, e nel contempo possiamo farci un’idea della percezione generale del problema.
Come definireste il surriscaldamento globale?
Il surriscaldamento globale è l’aumento della temperatura terrestre dovuta all’uso dei combustibili fossili. Questa è la risposta che la maggior parte di voi mi darebbe, e non è la risposta corretta. Quindi ritentate!
Il surriscaldamento globale è l’aumento della temperatura della superfice del globo causato dall’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera dovuto all’uso dei combustibili fossili. Questa è la risposta che i più precisi di voi mi darebbe, ma anche questa non è corretta. Lasciate quindi che vi illumini: il surriscaldamento globale è la teoria secondo la quale l’aumento del livello di anidride carbonica e di certi altri gas sta causando un aumento della temperatura media dell’atmosfera terrestre per via del cosiddetto effetto serra. Attenzione, è importante sottolineare la parola teoria, perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una persona ben informata dovrebbe sapere che parlando di surriscaldamento globale si fa riferimento proprio ad una teoria. Cosa sappiamo infatti sul riscaldamento globale e sui suoi effetti? Sappiamo che negli ultimi vento o trent’anni la temperatura del pianeta è salita vertiginosamente a causa della grande quantità di anidride carbonica emessa dall’industria che usa i combustibili fossili come fonte d’energia. Ma prima di questo periodo, cosa succedeva? Le temperature aumentavano anche allora, ma non con questa velocità. Se esaminassimo un qualunque grafico che rappresenti l’andamento della temperatura terrestre negli ultimi cento anni, mostrerebbe che le temperature mondiali hanno continuato a crescere, ma hanno subito un’impennata intorno al 1970, quando l’industrializzazione si è intensificata. Questa secondo molti è la prova inconfutabile del surriscaldamento del pianeta, perché afferma che il brusco incremento della temperatura dal 1970 sia stato causato dall’aumento dei livelli dell’anidride carbonica dovuto all’industrializzazione. In altre parole, più l’anidride carbonica aumenta, più sale la temperatura. La cosa strana però, è che lo stesso grafico mostrerebbe che nell’ultimo decennio del 1800, quando l’industrializzazione era molto più contenuta, le temperature e la quantità di anidride carbonica tendono ad innalzarsi lo stesso. Cosa ha causato questo?
Se poi rivolgiamo la nostra attenzione al periodo che va tra il 1940 e il 1970, la temperatura terrestre si è persino abbassata. L’anidride carbonica stava aumentando in quel lasso di tempo, eppure in estate il grano fu danneggiato dal gelo, e i ghiacciai in Europa avanzarono. Che cosa ha causato quindi quell’abbassamento? Se l’aumento dell’anidride carbonica causa l’aumento della temperatura, perché dal 1940 al 1970 la temperatura non ha avuto alcun incremento? Deve per forza esserci stato un altro fattore; capita che ci siano delle anomalie all’interno di tendenze secolari. Potrebbe essere stata la fuliggine, o una particolare sostanza nell’aria, visto che all’epoca, prima che le leggi ambientaliste portassero qualche giovamento, c’erano un mucchio di polveri. Insomma alcuni grafici mostrano che l’anidride carbonica ad un certo punto è continuata ad aumentare, ma la temperatura no. Certo potremmo anche avanzare l’ipotesi che durante gli ultimi cento anni, un buon numero di stazioni metereologiche sparse in tutto il mondo potrebbe aver fornito dati non del tutto precisi e affidabili. Ma questo non può certo accadere con le moderne rilevazioni, che dimostrano che in media negli ultimi trent’anni la temperatura è si salita, ma nei trent’anni precedenti è scesa. Un’altra anomalia interessante è ad esempio che dal 1930 la maggior parte dei ghiacciai in Islanda ha cominciato a perdere massa perché le temperature estive aumentavano, ma da allora il clima è sempre più rigido e dal 1970 questi ghiacciai hanno continuato ad avanzare, riguadagnando almeno la metà del terreno che avevano perso in passato.
La teoria del surriscaldamento globale sostiene che lo strato superiore dell’atmosfera si scalda a causa del calore intrappolato all’interno, proprio come succede in una serra. La superficie terrestre si scalda in un secondo tempo.
Ma dal 1979 ci sono satelliti orbitanti che possono monitorare costantemente lo stato di salute dell’atmosfera, e finora ci hanno mostrato che lo strato superiore dell’atmosfera si scalda molto meno rispetto alla superficie terrestre. E qui non c’è certo un problema con i dati, poiché i dati satellitari sono stati rianalizzati dozzine di volte e probabilmente non esistono al mondo dati esaminati con maggiore attenzione. Tant’è che i dati degli aerostati meteorologici concordano con quelli dei satelliti. Mostrano un surriscaldamento molto minore rispetto a quello previsto. Insomma non ci sono prove sufficienti per dimostrare il surriscaldamento globale. Le tesi scientifiche volte a dimostrarlo sono deboli, anche perché le previsioni di dieci o quindici anni fa si sono rivelate sbagliate, e perfino certi paladini della teoria del surriscaldamento globale hanno espresso pubblicamente dubbi sul fatto che sia una minaccia per il futuro, che sia un vero problema, o addirittura che sia un fenomeno che si sta effettivamente verificando.
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Foto ghiacciaio islandese di Andreas Tille sotto licenza GNU Free Documentation License