Non voglio certo atteggiarmi a profeta o novello attivista del cambiamento climatico, a questo pensa già la pilotatissima Greta Thunberg, ma le cose si stanno scaldando ultimamente, non solo per quanto riguarda le temperature globali, ma anche nel dibattito sui cambiamenti climatici.

In pochi anni siamo passati dal chiederci “Il clima sta realmente cambiando?” a “Qual’è la causa del cambiamento climatico e cosa possiamo fare per contrastarlo?“.

Persino molti ex scettici oggi ammettono che qualcosa sta succedendo davvero al nostro pianeta.

I ghiacciai si stanno sciogliendo, la calotta artica della Groenlandia si sta riducendo ad un ritmo vertiginoso, e gli oceani si stanno progressivamente riscaldando

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Anche le condizioni atmosferiche si stanno estremizzando, come testimoniano le lunghe siccità o le massicce inondazioni.

Nel 2016 l’Alaska ha vissuto il secondo inverno più caldo della sua storia, con temperature di dieci gradi più alte della media.

E nel maggio dello stesso anno, le misurazioni satellitari hanno dimostrato che la sua cappa di ghiaccio si è assottigliata fino a toccare il minimo storico.

Quindi, quale sarà il prossimo passo?

E’ innegabile che la temperatura nell’Artico sta aumentando sempre di più e che le calotte polari si stanno riducendo, al punto di permettere l’esplorazione di tutto il territorio settentrionale.

Nel 1896 due navi da guerra convertite in vascelli da esplorazione, l’HMS Terror e l’HMS Erebus, sparirono nell’Artico mentre cercavano il passaggio a nord-ovest.

Le due navi rimasero incagliate nel ghiaccio al largo dell’isola di Re William, e tutti i membri degli equipaggi sono impazziti e morti di stenti, complici anche alcune lattine fallate di carne in scatola.

Dei test sui resti mummificati e congelati di alcuni di quei marinai hanno dimostrato che hanno subito un’intossicazione da piombo, che probabilmente contribuì a portarli alla follia.

Oggigiorno invece, a causa del massiccio scioglimento dei ghiacciai in tutto l’Artico, le navi da crociera, piene di passeggeri che sorseggiano cocktails e cenano in ristoranti lussuosi, attraversano il passaggio a nord-ovest, navigando nelle stesse acque solcate dalla Terror e dall’Erebus.

I turisti si spingono fin lì per vedere le regioni più a nord della Terra, ma in realtà assistono alla sua fine.

Chiunque dovrebbe essere allarmato.

Il pianeta si sta riscaldando a una velocità senza precedenti.

Stando alle analisi dei nuclei di ghiaccio effettuate dalla NASA, il riscaldamento globale sta accelerando a un ritmo mai visto nell’ultimo migliaio di anni.

Mese dopo mese, le temperature medie toccano nuovi massimi storici.

Il Kuwait ha stabilito un nuovo record mondiale: cinquantaquattro gradi.

Tra non molto, alcuni posti sul pianeta saranno troppo caldi per essere abitati.

Stiamo già assistendo a eventi climatici che superano per intensità le maggiori tempeste del secolo; tempeste violente come non se ne vedevano da più di cinquecento anni.

Il clima è imprevedibile?

Forse, se si fosse verificato un solo evento di questo tipo.

Ma, soltanto negli ultimi anni, negli Stati Uniti ci sono stati otto tra i maggiori temporali degli ultimi cinque secoli.
Non può trattarsi di un ciclo naturale.

La NOAA (Amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica) ha studiato l’ultima volta che la Terra si è riscaldata, in seguito all’ultima glaciazione.

L’aumento delle temperature registrato nel corso di quest’ultimo secolo è dieci volte più veloce di allora, e venti volte più veloce rispetto alla media storica.

Dunque ciò che stiamo affrontando potrebbe non essere un ciclo, ma un evento di estinzione di massa.

I climatologi più pessimisti infatti, credono che lo stato del pianeta sia già troppo compromesso per potervi porre rimedio.

Alcuni scienziati cercano una possibile soluzione nella geoingegneria.

Si tratta di progetti monumentali, come circondare la Terra con uno scudo solare, o allagare la Valle della Morte, o rivestire l’intera Groenlandia di pannelli riflettenti.

L’unico problema, oltre la fattibilità economica dei progetti e alla loro effettiva realizzazione, è il pericolo delle conseguenze indesiderate, disastri che nessuno può prevedere perché il numero delle variabili è troppo alto.

Dunque, che siate scettici o no, uomo avvisato mezzo salvato.

 

Foto Ghiacciaio di Christof Berger  sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported