In precedenti post abbiamo parlato di come sparire senza lasciare traccia (Come sparire senza lasciare traccia ) e anche del perché alcuni siti internet si possono trovare facilmente e altri no (Perché alcuni siti Internet si trovano facilmente e altri no? Spiegazione per profani. ). Incrociando questi due argomenti, si può giungere ad un tema alquanto disturbante. Fare ricerche sul Deep Web è tecnicamente elegante, ma trovarcisi dentro può essere sgradevole. C’è un po’ di tutto, ma negli ultimi tempi ha tre pilastri fondamentali. Il primo pilastro è rappresentato da un vasto mercato criminale dove tutto è in vendita, dal tuo numero di carta di credito a un omicidio; ci sono siti di aste in cui i killer competono per un lavoro e l’offerta più bassa vince, o siti in cui puoi precisare come vuoi che muoia tua moglie e i fornitori ti fanno un prezzo su misura.

Il secondo pilastro del Deep Web è la pornografia più cruda, quella da far rivoltare lo stomaco anche a tipi non esattamente convenzionali.

Il terzo pilastro del Deep Web è il suicidio.

Se si dà un’occhiata ai forum presenti sull’argomento, con un punto di vista da antropologo, non da voyeur o da spettatore allo zoo, ci si rende conto che ci sono dei casi tipici di persone che hanno raggiunto il fondo. Persone che in un certo senso sono “nate” depresse, con genitori morti da tempo, magari quando erano piccole, e questa non è una buona combinazione. Queste persone vogliono farla finita ogni giorno. Qui non si tratta di alti e bassi temporanei; queste persone odiano la vita, profondamente e sinceramente, e vogliono porvi fine.

Vogliono prendere il bus che va fuori città: questa è l’espressione che usano. Alcuni forum offrono addirittura sostegno mettendo in contatto i cosiddetti compagni di suicidio. Si tengono per mano e saltano, per così dire.

Ma di cosa parlano per lo più questi forum?

Di come farlo. All’infinito. E’ il loro grande interrogativo. Ci sono un sacco di dati. Ne parlano come se fosse la Bibbia. Il metodo migliore è un colpo di fucile in testa: è istantaneo ed è efficace al novantanove percento. Una pistola in bocca è sicura al novantasette percento. Un fucile al petto al novantasei, una pistola al petto circa all’ottantanove, quasi quanto l’impiccagione. Darsi fuoco raggiunge il settantasei percento, dare fuoco alla tua casa circa il settantatré. Nessuno vuole scendere al di sotto. Allo stesso tempo, buttarsi sotto un treno ha di nuovo una percentuale alta, novantasei, buttarsi dal tetto novantatré, schiantarsi contro il pilone di un ponte circa settantotto. Ma devi accertarti di avere la cintura di sicurezza o potresti venire sbalzato fuori. Se non sei legato, la percentuale è del settanta. Devi essere nell’auto quando il motore entra dal cruscotto. Ultimo ma non meno importante, sempre ai primi posti della classifica, secondo solo al fucile, è il cianuro: è efficace in più del novantasette percento dei casi, e ci mette circa due minuti. Ma sono due minuti di agonia, ecco il problema. Tutti i modi migliori sono violenti. Alcuni non riescono a sopportarlo. Uomini e donne. E alcuni non si trovano nella situazione giusta. Non tutti hanno a disposizione un fucile o una pistola. E allora cosa fanno? Parlano all’infinito del Santo Graal. Veloce e indolore, come addormentarsi e non svegliarsi più. Ecco cosa cercano. Una volta ce l’avevano, o ce l’avevano i loro genitori: un flacone di sonnifero e un bicchiere di scotch, o un tubo attraverso il finestrino dell’auto di famiglia. Ti addormenti e non ti svegli più. Garantito. Ma ora non succede più. Ora l’auto di famiglia ha la marmitta catalitica, basta monossido di carbonio. Non in quantità sufficiente, in ogni caso. Alla peggio ti vengono mal di testa e un’eruzione cutanea. Lo scotch è lo stesso di sempre, ma i sonniferi no. Adesso sono sicuri. Se li prendi tutti insieme, dormi un giorno e mezzo ma non ti svegli morto. La vita in un certo senso è diventata molto più sicura, il che crea un problema a questa gente. Ed è questo che li spinge nel Deep Web: il marchio che hanno addosso, ovviamente, ma soprattutto il fatto che le soluzioni ai loro problemi hanno cominciato ad apparire come una specie di zona grigia. Nel mondo in superficie ci sarebbero problemi di responsabilità civile e sociale, e di tutto quello che rientra in campo legale. Immaginate: adesso che l’auto non va più bene, la nuova fonte prediletta di monossido di carbonio sono quelle piccole griglie che compri al supermercato. Un contenitore di stagnola e una griglia metallica, il tutto avvolto nella pellicola termoretraibile. Ne mette sei o otto in camera da letto, sulle mensole in alto, le accendi tutte e il monossido, che è più pesante dell’aria, esce come un liquido, si deposita sul pavimento, sale fino al letto e ti fa fuori. Veloce e indolore. Come addormentarsi e non svegliarsi più. Il Santo Graal. Salvo che una delle griglie probabilmente dà fuoco al muro, riduce in cenere l’intero edificio e chiunque abbia suggerito il metodo viene travolto da cinquecento cause legali. Ricordiamoci però che per qualcuno era troppo anche il tubo attraverso il finestrino. Fa freddo in garage, in macchina è scomodo, e anche se il monossido di carbonio lascia dei bei cadaveri, rosso ciliegia, dall’aria sana che facilita molto il lavoro dell’impresario di pompe funebri, alcuni vogliono morire in casa. Il Santo Graal è a letto. Quindi la seconda soluzione nella lista è un gas di un’altro tipo.

Piccola parentesi medica.

Se doveste trattenere il fiato troppo a lungo, cosa vi farebbe sentire il bisogno disperato di respirare ancora? I più di voi risponderebbero: “il fatto di rimanere senza ossigeno”.  Ed è proprio questo il fatto interessante. Non è l’assenza di ossigeno. E’ la presenza di anidride carbonica. E’ un pò la stessa cosa, ma non esattamente. Il punto è che potreste respirare qualsiasi tipo di gas e, a patto che non sia l’anidride carbonica, il vostro cervello sarebbe contento. Potreste avere il petto pieno di azoto, senza un filo di ossigeno, ed essere sul punto di restarci secchi, e i vostri polmoni vi direbbero: amico, ci sentiamo alla grande, qui non c’è anidride carbonica, non c’è bisogno che ci mettiamo a pompare finchè non ne vediamo un pò. Cosa che non accadrà mai, perché voi non respirerete più. Non ne avrete più bisogno. Perché non avete anidride carbonica, e via di questo passo.  Perciò molta di quella gente ha cominciato a respirare azoto. Però bisognava andare in un’officina e le bombole erano molto pesanti. Allora hanno provato con l’elio per gonfiare i palloncini, ma in questo caso servono maschere e tubi, e l’intera faccenda risulta molto strana. Quindi alla fine la maggior parte non è soddisfatta se non ha il vecchio flacone di pillole e il bicchiere di scotch. Proprio come una volta. Oggi quello che si avvicina di più a questo è il Nembutal, sostanza rigorosamente controllata che si può ottenere solo illegalmente, com’è ovvio, laggiù dove nessuno ti controlla.

Attenzione però, perché anche qui la maggior parte delle offerte sono truffe naturalmente: Nembutal in polvere dalla Cina da sciogliere in acqua o in un pò di succo di frutta, perché nella sua forma commerciale si dice che abbia un sapore amaro. Quindi sempre meglio miscelarlo o buttarlo giù con lo scotch, che ne aumenta anche l’efficacia (prima però è sempre bene prendere un antiemetico, come una pillola contro il mal di mare. Nessuno vuole vomitare e restare con una dose non letale in corpo, e nessuno vuole svegliarsi ventiquattr’ore dopo con tutto da rifare). Parecchi soldi per una dose letale. Una povera anima disperata spedisce i soldi, aspetta a casa tra ansie e tormenti, e non vede mai il Nembutal in polvere dalla Cina perché non è mai esistito. E’ questo è un colpo davvero basso; sfruttare le ultime speranze di chi ha istinti suicidi.

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