In un nostro vecchio post, parlando della figura di James Smithson, abbiamo fatto un veloce riferimento anche allo Smithsonian InstituteJames Smithson ) e alle sue curiosità. Allora però non abbiamo detto che fa parte dello Smithsonian Institute anche lo Smithsonian Conservation Biology Institute. Questa importante stazione di ricerca occupa un’area di 1295 ettari e si trova a Fort Royal, in Virginia. Tra i programmi che si stanno portando avanti in questo istituto, degno di nota è il progetto Ancient DNA, il cui obiettivo è di studiare la variabilità genetica e le mutazioni avvenute nel tempo nelle diverse specie.

Per farlo, gli scienziati analizzano il DNA estratto da fonti preistoriche come ossa fossili, reperti archeologici o esemplari presenti nel museo come gli ominidi della specie Homo, che comprende ovviamente gli esseri umani. Si raccolgono e classificano quindi, campioni genomici della maggior parte delle specie di ominidi conosciute, dall’uomo più antico al più moderno: Homo erectus, Homo abilis, Homo neanderthalensis, e tanti altri nostri antenati ancora non classificati.

Pensare a dove la ricerca possa condurre, così come le implicazioni per quanto riguarda la nostra specie, è davvero affascinante. Senza contare che il programma lascia spazio per ulteriori studi, anche su scala più ampia.

 

Foto in evidenza sotto licenza  Creative Commons Attribution 2.0 Generic

Foto comparazione crani Homo Sapeiens e Homo Neanderthalensis sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported