Nel 1839, l’epoca dei grandi imperi, gli inglesi hanno conquistato metà del mondo.

Nel Mar Cinese Meridionale si trova un’isola tre volte più grande della Gran Bretagna, governata dal sultano del Brunei, che costituisce il centro di un vasto impero ricco di oro, carbone e spezie. Stiamo parlando del Borneo.

  I signori malesi e le tribù Dayak

si erano ribellati al Brunei, che non riusciva a difendere la popolazione dai pirati Lanun,

ed è proprio in questo quadro che si posiziona il protagonista del nostro post, James Brooke, un avventuriero e politico britannico.

Giunto nel Borneo, l’avventuriero esplorò più di cento chilometri di costa non ancora rilevati. Risalì il fiume Sarawak fino a Kuching, dove venne a sapere che il sultano del Brunei stava provando a soffocare una ribellione locale e si offrì di aiutare il rajah coinvolgendo anche le forze di terra dell’esercito britannico cinese. Grazie all’aiuto di Brooke la ribellione venne rapidamente schiacciata e come ringraziamento il sultano insignì l’avventuriero inglese della carica di  rajah di Sarawak, ovvero sovrano della regione. Nasceva così il regno di Sarawak con la sua dinastia di rajah bianchi. Da questo momento Brooke iniziò a rafforzare il suo potere, riformando l’amministrazione, emanando leggi,  combattendo la pirateria, che costituiva allora una minaccia continua, e migliorando il commercio nella zona. Mise fine a tutte le lotte tribali e proibì la tradizionale caccia delle teste, caratterizzata dalla conservazione del cranio di una persona dopo averla uccisa.

  Brooke e i suoi successori si distinsero per il rispetto degli indigeni e proibirono perfino l’ingresso ai missionari cristiani pur di assicurare la salvaguardia delle usanze del posto. Le sue gesta lo fecero divenire una celebrità. Nel 1847, quando tornò per un breve periodo in Inghilterra, la regina Vittoria lo glorificò nominandolo cavaliere e console britannico nel Borneo. Ricevette anche un riconoscimento dal mondo scientifico: nel 1855 il naturalista Alfred Russel Wallace, che aveva fatto visita a Brooke nei suoi viaggi per la Malesia, battezzò una grande e bella farfalla con il nome di Trogonoptera brookiana

e quattro anni più tardi Joseph Dalton Hooker, il botanico amico di Charles Darwin, diede il nome di Nepenthes rajah alla più grande delle piante carnivore trovate nel Borneo.

Brooke governò Sarawak fino alla morte, avvenuta nel 1868 in seguito a tre infarti. A succedergli fu il nipote Charles Brooke e dopo di lui si susseguirono altri sette Rajah Bianchi, tutti della famiglia Brooke. Al netto di tutto quello raccontato fino a questo momento, non sarà difficile credere quindi che ancora oggi, nell’isola del Borneo, si ricordano con nostalgia i grandi tempi dei rajah bianchi.

 

Foto mappa Borneo sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto cacciatore di teste di Charles Hose sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Foto Trogonoptera brookiana di DirkHeumannK1966 sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International