Curiosità n°1:

L’arcipelago delle Isole Salomone, composto da più di 900 isole, è situato in una zona del mondo geologicamente molto attiva in termini di tettonica a zolle.

Le Isole Salomone fanno parte di un mondo dove le placche sfregano tra loro, ed è quindi una regione alquanto instabile. La placca del pacifico urta contro il plateau do Oldowanu Java ed il risultato è la Fossa delle Salomone, un’immensa frattura sottomarina che s’incurva formando un arco lungo il lato settentrionale dell’arcipelago.

E’ molto profonda, tra i 600 e 1800 metri, con un mucchio di vulcani sottomarini, un mucchio di detriti, e con un alto rischio di frane. Frane che smuoverebbero un enorme volume d’acqua in brevissimo tempo, causando uno tsunami capace di attraversare il Pacifico a 800 chilometri orari e generando una serie di onde che in gergo vengono definite marea multipla. Ma quanto può essere grande un’onda che attraversa il Pacifico a 800 chilometri orari? In realtà è impossibile prevederne l’altezza, perché l’altezza di un’onda varia a seconda del tipo di costa su cui si frange. In alcune zone della California ad esempio, potrebbe raggiungere i 20 metri, quanto un palazzo di sei piani.

 

Curiosità n°2:

Ogni tanto è bene ricordarci dove viviamo. Viviamo sul terzo pianeta di un Sole di media grandezza.

Il nostro pianeta ha cinque miliardi di anni, e durante tutto questo tempo ha continuato a cambiare costantemente. L’atmosfera attuale della Terra è la terza in ordine di tempo. La prima atmosfera era composta da elio e idrogeno. Si è dissipata in fretta perché il pianeta era molto caldo. Poi, quando il pianeta si è raffreddato, eruzioni vulcaniche hanno prodotto una seconda atmosfera fatta di vapore e anidride carbonica.

In seguito il vapore acqueo si è condensato, formando gli oceani che coprono la maggior parte del nostro pianeta.

Poi, intorno a tre miliardi di anni fa, alcuni batteri si sono sviluppati tanto da arrivare a consumare l’anidride carbonica e a produrre un gas altamente tossico: l’ossigeno. Altri batteri rilasciavano azoto.

La concentrazione atmosferica di questi gas ha cominciato lentamente ad aumentare. Gli organismi che non sono stati in grado di adattarsi sono morti. Nel frattempo le terre emerse galleggiavano su enormi placche tettoniche, unendosi in configurazioni che interferivano con la circolazione delle correnti oceaniche.

Per la prima volta ha cominciato a fare freddo. Il primo ghiaccio è comparso due miliardi di anni fa. E per gli ultimi settecentomila anni il nostro pianeta ha attraversato un’era glaciale, caratterizzata da avanzate e ritirate del ghiaccio.

Nessuno sa esattamente perché, ma ogni centomila anni il ghiaccio ricopre il nostro pianeta, con piccole avanzate ogni ventimila anni o giù di lì. L’ultima avanzata è stata ventimila anni fa, quindi la prossima è imminente. E anche oggi, dopo cinque miliardi di anni, il nostro pianeta continua ad essere incredibilmente attivo. Abbiamo cinquecento vulcani, e un eruzione ogni due settimane.

I terremoti si susseguono continuamente: un milione e mezzo l’anno, di cui uno con un’intensità pari a 5 gradi della scala Richter ogni sei ore, e uno ancora più forte ogni dieci giorni.

Ogni tre mesi uno tsunami attraversa l’Oceano Pacifico.

La nostra atmosfera è violenta quanto la terra sottostante. In qualsiasi momento ci sono millecinquecento tempeste elettriche che attraversano il pianeta.

Ogni secondo undici fulmini si abbattono sul terreno.

Ogni sei ore un tornado attraversa a tutta velocità la superficie terrestre, e ogni quattro giorni una gigantesca tempesta ciclonica, di centinaia di chilometri di diametro, spazza l’oceano lasciando dietro di sé un scia di devastazione.

E noi, piccoli e perfidi esseri che crediamo di poter governare quest’atmosfera con un estremo atto di arroganza, non possiamo far altro che correre a nasconderci. Non possiamo controllare il clima. La realtà è che scappiamo dalle tempeste.

 

Foto rappresentazione sistema solare di Beinahegut sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto fulmine di Sebastien D’ARCO, animation by Koba-chan sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic

Foto tornado di Justin Hobson sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported