In un paese di santi, di navigatori, e soprattutto di scrittori come l’Italia, in cui il numero dei libri pubblicati è forse superiore a quello dei lettori, può far sorridere l’idea che alcuni testi, nonostante l’interesse da parte del pubblico ed il riconosciuto valore dei contenuti, non siano mai giunti sul mercato.

Anzi a dirla tutta, i volumi in questione sono riusciti a crearsi una fama ed un seguito tra i lettori senza neanche essere stati scritti.

Stiamo parlando di una categoria di libri del tutto particolari, i cosiddetti “libri inesistenti”.

Sotto questa definizione, possiamo raccogliere almeno tre tipi di testi, che hanno in comune la singolare caratteristica di un assoluta mancanza di prove certe della loro esistenza, ma nonostante tutto, molti sono pronti a giurare sulla loro veridicità.

A tutte queste persone viene in aiuto un’altra peculiarità di questi tipi di libri, e cioè la storia, sempre molto avventurosa, attraverso la quale ognuno di essi, a partire dalla sua ipotetica creazione, sarebbe giunto fino a noi.

Si tratta sempre di vicende sufficientemente misteriose da diventare affascinanti, e collocate in epoche o in contesti tali da impedire praticamente ogni verifica; a ciò però si intrecciano elementi di verosimiglianza tali da rendere plausibile il tutto.

Ad esempio, alcuni di questi “libri che non esistono” sarebbero stati conservati nella Biblioteca di Alessandria, saccheggiata a più riprese dalle truppe dell’Impero Romano e definitivamente distrutta dagli arabi nel 646 d.C.

Ma veniamo ora ai tre gruppi di testi cui abbiamo accennato prima.

Il primo è costituito da titoli nati dalla fantasia di scrittori che su di essi hanno incentrato la loro opera.

Il capolavoro in tal senso è il tenebroso Necronomicon, creato dal maestro del fantastico H. P. Lovercraft, che lo usò come riferimento per il complesso universo delle sue opere.

Ora, sebbene l’autore avesse più volte chiarito che il libro, un trattato di magia la cui lettura fa impazzire, era frutto esclusivamente della sua fantasia, molti lettori hanno continuato a credere nella sua esistenza, tanto che esso figura tra i volumi più richiesti in librerie e biblioteche di tutto il mondo.

Il secondo gruppo di testi invece, racchiude tutti quei libri esistenti, ma sulla cui autenticità molti nutrono dubbi.

Tra questi rientra ad esempio il Libro di Enoch, per secoli considerato come opera del patriarca biblico padre di Matusalemme, ma intorno al IV secolo d.C., con la revisione delle Sacre Scritture, esso fu relegato tra gli apocrifi.

Ciò non stupisce visto che in esso si ipotizza l’arrivo sulla terra, agli albori dell’umanità, di extraterrestri che avrebbero influenzato il nostro sviluppo.

Altri esempi che rientrano in questo secondo gruppo di testi sono il Manoscritto Voynich, un testo cifrato il cui codice è così complesso da impedirne una traduzione attendibile (per chi volesse approfondire Manoscritto Voynich), e il Libro di Salomone, un trattato magico di dubbia esistenza.

Infine la terza categoria di testi, riunisce tutti quei libri che, pur essendo invisibili ai più, hanno dato origine a culti o riti di duratura fortuna.

Tra i più famosi esempi c’è il Libro di Toth, testo magico scritto dal dio egizio da cui prende il nome, e che sarebbe giunto a noi in una versione ridotta rappresentata dalle carte dei tarocchi.

Ma ancor più significativo è il caso delle Stanze di Dzyan, recuperato in Tibet dalla celebre occultista russa Helena Blavatsky; si tratterebbe di un testo che svela le origini dell’umanità, anche qui ad opera di esseri provenienti da un altro pianeta.

Le conoscenze dei segreti universali in esso contenute verrebbero trasmesse al lettore con il semplice tocco delle dita sulle pagine.

Ovviamente non è mai stato possibile vedere il volume originale, ma partendo da questo testo Madame Blavatsky creò la Teosofia, una dottrina che fonde elementi delle religioni indiane ai valori cristiani ed ai concetti di pacifismo e di amore universale; sostanzialmente una sorta di antesignana New Age.

I “libri che non esistono” hanno insomma accompagnato l’umanità in tutta la sua storia, a volte influenzandola più di quanto si potesse immaginare anche grazie a delle idee che hanno fatto paura anche se nessuno è stato capace di scriverle.

 

Foto in evidenza di Tom Murphy VII  sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Foto Toth di Jeff Dahl  sotto licenza  GNU Free Documentation License

Foto emblema Teosofia sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International