La tanatosi è un geniale meccanismo di difesa a cui ricorrono moltissime specie di rettili, anfibi, uccelli e mammiferi. Sostanzialmente è puro teatro; quando la preda si vede braccata, smette di fuggire e simula uno stato di morte.

Gli arti si contraggono fino ad irrigidirsi, la bocca si spalanca, la lingua fuoriesce ricadendo su un lato, e a volte, come nel caso dell’opossum, si giunge addirittura a secernere con apposite ghiandole il tipico puzzo del cadavere in putrefazione.

Vi sono serpenti, così come molti insetti, che arrivano a completare la messinscena con un sanguinamento autoindotto, simulando l’emorragia.

Insomma la tanatosi è un furbissimo strumento per confondere il nemico, una menzogna.

Anche in botanica, per scopi diversi da quelli che abbiamo appena visto nel regno animale, vi sono piante che “mentono”, ingannando gli insetti impollinatori con una fedelissima riproduzione dei genitali delle loro femmine.

C’è perfino un’orchidea africana particolarmente versata nel ramo della contraffazione, capace di attirare sciami di insetti con l’odore inconfondibile delle carcasse. E l’uomo? Inutile spendere parole al riguardo…l’inclinazione al falso è un suo marchio di fabbrica.

 

Foto tanatosi rana di Popovkin sotto licenza  Creative Commons Attribution 3.0 Unported

Foto tanatosi serpente di Bernard DUPONT sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

Foto tanatosi uccello di Klaus Roggel sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Foto orchidea di Esculapio sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic