La Sindrome del Savant è un disturbo, o meglio uno spettro di disturbi, caratterizzati da un deficit nelle aree della comunicazione e dell’interazione sociale, associati a risposte anomale agli stimoli sensoriali.

Le drammatiche conseguenze di tutto ciò, sono bambini con sviluppo ritardato o compromesso del linguaggio, atti ripetitivi e tic, intenso attaccamento agli oggetti e, spesso, comportamenti disfunzionali in rapporto a eventi o persone.

Ma a volte un disturbo di questo tipo genera un’abilità che trascende la definizione stessa di genio.

In rari casi, un bambino autistico dimostra un’abilità straordinaria in un ristretto e specifico campo, come la matematica, la musica o l’arte (in questi casi il soggetto è definito savant).

Sebbene la causa precisa dell’autismo resti sconosciuta, secondo le ultime ricerche condotte dall’Autism Genome Project, in collaborazione col National Institute of Health, determinati geni, unitamente a fattori ambientali, contribuiscono all’insorgenza di questo disturbo.

Ma questa stessa disabilità intellettiva, per quanto come abbiamo già detto comprometta le interazioni sociali con svariati disordini dello sviluppo, spesso può dar origine ad abilità savant prodigiose, con isole di abilità eccezionali.

Doti fuori dal comune e limitate a precise aree.

Classico esempio il personaggio interpretato da Dustin Hoffman nel film Rain Man, che era in grado di eseguire calcoli fulminei.

Quella appena descritta è soltanto una delle abilità savant, che comprendono anche capacità di calcolo astronomico, memoria straordinaria, talento musicale, attitudine alla meccanica, capacità spaziali, discriminazione fine degli stimoli olfattivi, gustativi o uditivi, nonché capacità artistiche.

All’inizio del secolo, una donna indiana di nome Shakuntala fu portata in giro per le università del mondo per dimostrare le sue strane capacità. Non possedeva che l’equivalente di un diploma di scuola superiore, ma aveva un’inspiegabile attitudine per la matematica. Faceva complicati calcoli a mente.

Ma questa donna era qualcosa in più di una semplice savant.

Col gesso in mano, Shakuntala cominciava a scrivere la risposta al quesito prima ancora che le fosse proposto.

Anche Einstein testimoniò la sua capacità.

Le propose un quesito che lui impiegò tre mesi a risolvere, con una serie di complicati passaggi. Nuovamente, non aveva nemmeno finito di porre la domanda che lei scrisse col gesso la risposta, una soluzione che occupava l’intera larghezza della lavagna.

Einstein le chiese come fosse stata in grado di farlo, ma lei non seppe rispondere, sostenendo che i numeri avevano cominciato semplicemente ad apparirle dinanzi agli occhi e che lei si era limitata a scriverli.

Sapevate che molti dei personaggi chiave della storia avevano tendenze autistiche? 

Nelle arti si annoverano Michelangelo, Jane Austen, Emily Dickinson, Beethoven, Mozart, Hans Christian Andersen, Franz Kafka, Friedrich Nietzsche e Mark Twain.

Nelle scienze, abbiamo Thomas Edison, Albert Einstein, Isaac Newton, Henry Ford, Nikola Tesla e Alan Turing.

In politica Thomas Jefferson.

Si ritiene che anche Nostradamus fosse autistico in una certa misura.

Tutti questi individui hanno cambiato la storia, migliorato l’umanità, ci hanno fatto progredire.

Temple Grandin, una scrittrice di successo affetta da autismo, una volta disse: “Se per qualche magia, l’autismo fosse stato eliminato dalla faccia della terra, gli uomini starebbero ancora socializzando attorno a un fuoco di legna dinanzi all’entrata di una caverna“.

Non possiamo non essere convinti che abbia ragione.

Lascio a voi giudicare.

 

Foto categorie spettro autismo di Anwer2007 sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto Temple Grandin di Steve Jurvetson sotto licenza  Creative Commons Attribution 2.0 Generic

Foto Shakuntala Devi di TNSEChandrasekarTPR sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International