Il più grosso tallone d’Achille della civiltà umana è che gli individui sono più motivati da una ricompensa personale immediata che da benefici collettivi dilazionati nel tempo futuro. Ciò è particolarmente evidente nel caso di benefici che si concretizzeranno dopo oltre una generazione; un fenomeno chiamato “sconto intergenerazionale“. Il concetto è stato formalmente introdotto dal giovane economista francese Florian Pavard durante un discorso tenuto nel 1982 alla conferenza internazionale sull’economia sociale. Secondo Pavard: “La durata media di una generazione umana è di venticinque anni. Qualsiasi ricompensa che venga offerta oltre questo orizzonte generazionale crea uno squilibrio che pregiudica la collaborazione a lungo termine. In breve, noi come specie siamo motivati a tradire i nostri stessi discendenti“. E’ stato successivamente teorizzato che l’apparente incapacità della nostra specie a focalizzarsi su minacce esistenziali a lungo termine porterà inesorabilmente alla distruzione del nostro ambiente, alla sovrappopolazione e all’esaurimento delle risorse. Non è quindi rara fra gli economisti la convinzione che questo difetto innato rappresenti una sorta di timer incorporato per l’autodistruzione della civiltà umana. Purtroppo, tutto nella storia del mondo depone a favore di questa teoria. Ora, quante volte ognuno di noi si è trovato ad esclamare :”impossibile”? Sicuramente molte, ma in realtà impossibile è una parola sbagliata perché spesso ciò che vediamo non è impossibile, ma semplicemente un evento a bassissima probabilità. Esiste una certa categoria di eventi che tecnicamente possono aver luogo, ma la probabilità è talmente remota che la maggior parte di noi lo ritiene impossibile. Questa errata convinzione si basa su una regola empirica chiamata legge di Borel, secondo la quale di fatto, i fenomeni con probabilità estremamente basse non si verificano mai nella vita reale. Ma in realtà il matematico Emile Borel non ha mai detto una cosa del genere.

Ha proposto invece una legge dei grandi numeri secondo la quale, in un universo di dimensioni infinite, ogni evento con probabilità non uguali a zero alla fine accadrà. O, messa in un altro modo, con sufficienti opportunità, qualsiasi cosa che può accadere accadrà. Per i pochi di noi dotati di pazienza, che non hanno timore di ritardare la gratificazione e si tengono il dolce per ultimo, questi eventi a bassa probabilità non sono inconcepibili, ma sono invece inevitabili.