Nikola Tesla è stato un inventore, fisico e ingegnere elettrico, che a causa della sua personalità eccentrica e delle sue affermazioni talvolta bizzarre e incredibili, fu ostracizzato e considerato una sorta di “scienziato pazzo”.

Tesla sapeva essere dannatamente criptico quando voleva, e purtroppo era un genio più visionario che pragmatico.

E’ per questo che tutti conoscono il nome di Thomas Edison (per il quale Tesla lavorò), ma non quello di Nikola Tesla.

Edison era un uomo dei suoi tempi…Tesla, invece, era in anticipo sui suoi.

Per avere una dimostrazione della sua genialità, basta citare il progetto Wardenclyffe, uno dei suoi progetti più ambiziosi.

La Wardenclyffe Tower, fu un tentativo fallito di realizzare una rete di generatori senza fili.

Questa torre avrebbe dovuto essere la sua prova di concetto, per dimostrare al mondo ciò che era possibile fare.

Cominciò a costruirla nel 1901, ma il progetto e la tecnologia si basavano su teorie e test risalenti a decenni prima.

In parole povere, Tesla sapeva che per trasmettere energia senza fili in tutto il mondo avrebbe avuto bisogno di un conduttore.

Di conseguenza prese in considerazione due possibili fonti: la Terra e l’atmosfera.

Era convinto che fosse possibile pompare energia nel sottosuolo per stimolare la naturale frequenza di risonanza del pianeta, che avrebbe permesso a quell’energia di propagarsi in tutto il globo.

In alternativa, avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato inviando fasci d’energia contro uno strato conduttivo carico dell’atmosfera, la ionosfera.

All’epoca, questa regione atmosferica era soltanto ipotizzata, dal momento che la sua esistenza fu dimostrata solo nel 1925.

Ancora una volta, Tesla era in anticipo sui tempi, per questo si concentrò sull’unico conduttore che aveva a disposizione: la Terra.

All’inizio del XX secolo, a Long Island, Tesla acquistò ottanta ettari di terreno e costruì una centrale elettrica che alimentava una torre in legno, alta una ventina di metri e sormontata da una cupola gigantesca.

Il suo sogno era quello di creare il primo sistema di comunicazione senza fili globale, motivo per cui aveva previsto di installare trenta o più di quelle torri in tutto il mondo.

Credeva inoltre che, attingendo da quella che chiamava “frequenza di risonanza della Terra”, questa rete di torri gli avrebbe permesso di realizzare un sistema elettrico mondiale senza fili.

La Wardenclyffe aveva fondamenta profonde quasi cento metri, in modo che la torre potesse fare meglio presa sulla Terra.

Questo progetto fallì, ma solo perché non c’era la tecnologia necessaria per esplorare la fonte di energia più promettente: la ionosfera terrestre.

Così, quando i fondi a cui attingeva Tesla furono tagliati, la torre fu abbandonata e demolita pochi anni dopo.

Ci sono altri centinaia di aneddoti a cui possiamo far riferimento a riprova della genialità di questo personaggio.

Sicuramente tutti voi conoscerete la storia dell’uovo di Colombo.

La leggenda vuole che Colombo affermò di riuscire a far stare un uovo in equilibrio sulla punta, e sfidò i suoi critici a provarci.

Dopo che tutti fallirono, Colombo sbatté l’estremità dell’uovo sul tavolo, appiattendola, permettendo così all’uovo di restare in equilibrio.

Questa storia è una lezione sulla creatività, sul pensare fuori dagli schemi per trovare una soluzione a un problema apparentemente impossibile.

Ebbene, durante l’esposizione universale del 1893, Tesla si prefissò di ripetere l’impresa di Colombo, ma con metodi scientifici.

Così mise un uovo di rame all’interno di un campo magnetico rotante.

Le forze giroscopiche lungo il suo asse principale fecero capovolgere l’uovo, che rimase in equilibrio sulla punta.

Tesla vinse così la scommessa centenaria del navigatore genovese.

Nel 1943, nella camera 3327 dell’hotel New Yorker, Tesla muore per un attacco cardiaco, solo e in povertà.

All’indomani della sua morte, suo nipote, Sava Kosanovìc, raggiunse di corsa l’hotel solo per scoprire che il cadavere dello zio era stato portato via e la camera saccheggiata.

All’appello mancavano volumi di documenti tecnici, tra cui un quaderno di diverse centinaia di pagine che Tesla aveva raccomandato al nipote di conservare dopo la sua morte.

L’FBI aveva indagato e sequestrato tutto il materiale restante, mentre il governo trattava quella faccenda come una questione di sicurezza nazionale.

Su una parete della stanza, c’era una copia incorniciata del New York Times dell’11 luglio 1934.

Il titolo recitava: a 78 anni, Tesla svela un nuovo raggio della morte.

L’articolo descriveva un raggio di particelle in grado di abbattere diecimila aeroplani da centinaia di chilometri di distanza.

Tesla prevedeva inoltre di servirsi di quell’invenzione per diffondere energia senza fili, e per riscaldare i livelli superiori dell’atmosfera per creare un’aurora boreale artificiale che illuminasse i cieli notturni in tutto il mondo.

Non possiamo certo dire che non fosse un visionario.

Voglio chiudere questo post con un aneddoto divertente.

Tesla era legato da una profonda amicizia a Mark Twain, tanto che quest’ultimo era solito frequentare il laboratorio dello scienziato.
Sappiamo che lo aiutava con i suoi esperimenti, anche se probabilmente gli era più che altro d’intralcio.
Un giorno Tesla convinse Twain a testare la sua macchina del terremoto che, a sua detta, avrebbe anche risolto i suoi problemi di costipazione.
Ebbene, dopo essere salito sul grosso oscillatore, lo scrittore è subito corso in bagno.

 

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