Chiunque si sia mai interessato di avvenimenti insoliti si sarà certamente imbattuto negli strani casi delle mutilazioni animali misteriose.

Questo fenomeno, che originariamente sembrava circoscritto negli USA, non solo si è rivelato di portata mondiale, ma anche di notevole importanza nel campo dell’ufologia ed il perché è presto detto.

Vengono ritenute mutilazioni misteriose tutti quei ritrovamenti di carcasse di animali, generalmente bovini ed equini, che presentano segni di recisione ed asportazione di  intere parti del corpo.

L’anomalia però, sta nel fatto che le carcasse sono spesso svuotate degli organi interni e delle parti molli (lingua, cuore e fegato sono generalmente mancanti), e non c’è alcuna traccia di sangue nelle vicinanze o sulle ferite.

Ad aggiungere un tocco sinistro a questo quadro già abbastanza misterioso, si ha che le ferite sono precisissime e sembrano cauterizzate, come se ad operare i tagli siano stati dei bisturi ad altissima temperatura o dei raggi laser.

Il collegamento con gli UFO diventa poi evidente quando si pensa che nelle immediate vicinanze delle carcasse sono state spesso rinvenute tracce circolari sconosciute (non raramente radioattive), e che gli animali morti presentano le costole di un lato completamente fracassate, come se fossero stati lasciati cadere da grande altezza.

Lo studio e le indagini sulle mutilazioni animali hanno una precisa data di nascita: settembre 1967.

Risale infatti a quest’anno il ritrovamento nel Colorado (precisamente in un ranch nei pressi di Alamosa, nella St. Luis Valley) della carcassa di un puledro.

L’intera testa è scarnificata e non c’è traccia del cervello o degli organi interni, né di sangue nel terreno sottostante, come se l’operazione fosse stata effettuata in qualche altro posto ed il cadavere lasciato lì in seguito.

Uniche tracce, una serie di buchi circolari ad una decina di metri e poco profondi, che facevano scattare il contatore geiger segnalando la presenza di radiazioni.

Dalle prime analisi effettuate da un ematologo e patologo, risultava chiaro che qualcosa non quadrava.

Come mai il tessuto cicatrizzato della ferita non aveva tracce di sangue?

E com’era possibile effettuare tagli così precisi e puliti con la tecnologia di quegli anni?

Come avviene solitamente in questi casi la notizia si diffonde e i ritrovamenti di animali mutilati si fanno sempre più frequenti.

Il Nord America è certamente il più colpito, ma anche l’Europa (Inghilterra e Francia soprattutto) ed il Sud America (Bolivia), non sembrano essere da meno.

I testimoni oculari sono ben pochi, ma tutti parlano di strani esseri minuti che armati di strani strumenti a raggi o dotati di un uncino colpiscono gli animali.

La situazione sarebbe troppo paradossale per essere presa in considerazione, se non fosse per l’enorme numero di animali ritrovati e per l’eterogeneità delle prove e dei testimoni.

Ora, le ipotesi si dividono in due serie ben precise: quelle razionali, e quelle più azzardate.

Ovviamente la maggior parte dei tutori della legge ha tutto l’interesse a mantenere la calma e sono loro a rilasciare le dichiarazioni più tranquillizzanti.

Innanzitutto è fuori di dubbio che molti testimoni si siano lasciati prendere un po la mano.

In zone in cui il furto di bestiame è una delle principali calamità, non è difficile immaginare che le mutilazioni possano essere considerate come degli avvertimenti per i proprietari o veri atti di vandalismo tesi ad intimorire.

D’altra parte i piccoli animali (specialmente i roditori) quando attaccano le carcasse di animali morti partono proprio dagli organi interni che riescono a “ripulire” lasciando intatto l’esterno.

Va anche considerato che questi fenomeni si sono presentati in vere e proprie ondate (tra il 67 e l’ 89 possono esserne individuate ben sei), dando credito a chi ritiene che si tratti di isterie collettive o burle ben organizzate (un po come i cerchi nel grano).

Fuori luogo, certamente, i culti satanici o esoterici, visto che lo spargimento di sangue è una delle prerogative di quei riti.

Le ipotesi più fantasiose, e meno dimostrabili, contemplano l’interesse di esseri alieni (generalmente i famigerati “grigi”, i bassi alieni macrocefali) sempre a caccia di materiale genetico terrestre su cui compiere esperimenti.

Se per capire meglio la natura degli animali della Terra o per cercare di creare una razza superiore non è dato sapere, ma fatto sta che molti ricercatori sono convinti di questo.

I più accesi sostenitori della teoria della congiura interna non perdono occasione per ricordare che sarebbe un metodo estremamente facile ed efficace di procurarsi tutto il DNA necessario per gli esperimenti genetici che qualche gruppo segreto starebbe portando avanti.

Esperimenti genetici che ci portano direttamente  al chupacabras, ossia uno degli animali fantastici più famosi degli ultimi anni.

Sono anni che in tutta l’America Centrale si dice imperversi una creatura misteriosa dedita all’uccisione di ovini e caprini a cui risucchia totalmente il sangue.

Armato di una bocca con canini molto sviluppati, il chupacabras (letteralmente “succhia capra”), viene descritto come una sorta di bipede alato macrocefalo che compie vere e proprie stragi negli allevamenti.

La quantità di vittime (150 polli in una sola volta in Guatemala) dovrebbe mettere al riparo i ricercatori da possibili scherzi di cattivo gusto.

Altrettanto oggettiva la scia di animali sgozzati e dissanguati che la bestia ha lasciato alle sue spalle, spostandosi in un anno da Puerto Rico alla Florida.

La progressione geografica degli animali mutilati non pare dare adito a dubbi, ma rimane del tutto imprecisato il numero dei possibili esseri.

Che non si tratti di animali selvatici è ormai scontato, perché le orme sono quelle di un bipede e non di un quadrupede, ma alcuni testimoni affermano di averlo visto volare.

Non solo, ma non mancano le persone che affermano di essere state assalite da un ripugnante essere alato che ha tentato di morderle sul collo.

Se non fosse per l’entità dei danni provocati, ci rideremmo sopra, visto che sembra di avere a che fare con la brutta copia di Dracula o di un pipistrello mutante.

Ma questi danni hanno addirittura spinto un deputato del Puerto Rico, Juan E. Lopez, anni fa, a presentare un’interrogazione parlamentare sul chupacabras.

Ma da dove può provenire un essere simile?

Analogamente alle ipotesi sulle mutilazioni misteriose, se ne sono fatte largo due: una extraterrestre e una terrestre.

La prima si basa essenzialmente sull’avvistamento sulla costa ovest del Puerto Rico, il 2 novembre 1995, di un enorme UFO che emetteva luci di vari colori.

E’ proprio dopo questo avvistamento che hanno avuto luogo i terribili effetti del chupacabras, tanto che i due fatti vengono collegati ed alcuni ufologi prendono in considerazione la possibilità di un esperimento genetico alieno o di un alieno vero e proprio.

Perché non ritenere allora, che l’esperimento genetico sia di natura terrestre?

Il fatto che gli avvistamenti siano circoscritti in un’area geografica ben precisa, potrebbe indurre a pensare che qualcosa sia sfuggito ai suoi “creatori”, o sia stato messo volutamente in libertà per valutarne gli effetti (magari a scopi bellici).

Non per nulla esistono almeno due testimonianze di intervento dell’esercito americano nel recupero di strani esseri.

Inoltre, un eventuale mutazione naturale non potrebbe avvenire con tanta rapidità, quindi…

Quello che colpisce maggiormente, oltre alla ferocia degli assalti, è l’intelligenza mostrata dall’essere, quasi che fosse più di un semplice animale.

Tuttavia, il mistero di cosa stia uccidendo gli animali rimane irrisolto.

Il chupacabras, un cane selvatico, una scimmia, o un animale sconosciuto, è ancora libero di nascondersi nell’ombra, di assalire la popolazione animale e di ravvivare il suo crescente mito.

 

Foto immagine in evidenza di Jeff Carter  sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 Generic