La Mappa di Piri Reis fu scoperta nel 1929 quando il Palazzo Imperiale di Instanbul venne trasformato in museo.
Sostanzialmente si tratta di una carta geografica disegnata nel 1513 su pelle di gazzella da Piri Reis, prima pirata e poi ammiraglio della flotta ottomana.
Come lo stesso autore nelle sue note ci informa, fu redatta sulla base di venti carte più antiche e otto mappamondi e probabilmente anche dei resoconti di viaggiatori dell’epoca.
Essa raffigura l’Antartide, le coste occidentali dell’Europa e dell’Africa, e quelle orientali dell’America.
E questo ci porta ad un enigma tuttora insoluto.
Come abbiamo appena detto, l’autore vi riproduce con precisione l’Antartide, che però fu scoperto solo nel 1819, e per di più ne delinea la costa in condizioni di disgelo.

E’ assolutamente inspiegabile come abbia potuto farlo, visto che quelle zone sono coperte di ghiaccio da più di 6000 anni.
Inoltre la carta pone correttamente la fonte del Rio delle Amazzoni sulle Ande, in un’area che però nel 1513 non era ancora stata esplorata.
Inoltre nel delta del fiume, Piri Reis disegnò con dettagli di una precisione incredibile anche l’Isola di Marajò, scoperta solo nel 1543.