Una profezia è un’affermazione che prevede il futuro, in generale.
Parlando di profezie non può non venire in mente Nostradamus e le su quartine, ma sarebbe troppo banale riferirsi a lui in questo post.
Focalizziamo la nostra attenzione quindi su un personaggio forse meno conosciuto ma non per questo meno misterioso e avvincente: San Malachia.
Mael Maedoc, in seguito venerato come San Malachia, era un prete cattolico irlandese del XII secolo, abate di Bangor, che poi divenne arcivescovo, carica che per così dire accettò con riluttanza.
Preferiva viaggiare, mescolarsi con i pagani e con i cristiani della zona, diffondere la parola del Vangelo e passare tutto il suo tempo a fare pellegrinaggi.
Si muoveva con facilità tra i due mondi e alla fine mediò una pace duratura tra la Chiesa e i fedeli dei culti antichi.
Malachia aveva fama di essere stato un guaritore durante tutta la sua vita, e questo è il motivo della sua canonizzazione, la ragione per cui fu ritenuto degno di essere fatto santo.
Durante uno dei suoi pellegrinaggi a Roma, Malachia cadde in trance e durante l’estasi ebbe la rivelazione di tutti i papi che si sarebbero succeduti fino alla fine del mondo.
Questo lungo elenco (una descrizione enigmatica di 112 papi), fu dapprima custodito nell’Archivio Vaticano, dal quale scomparve, per poi riapparire nel XVI secolo.
Secondo gli storici il libro ritrovato era con ogni probabilità un falso, in ogni caso nei secoli che intercorsero, la descrizione di ciascun papa presente nel libro si rivelò stranamente precisa.
Più o meno a metà del XII secolo, Malachia morì, spirando tra le braccia del suo migliore amico, San Bernardo di Chiaravalle, e fu sepolto nell’abbazia di Clairvaux fondata dallo stesso Bernardo.
Quest’abbazia sorge a circa duecentoquaranta chilometri da Parigi.
Gran parte di essa è andata distrutta, ma alcuni edifici e muri sono rimasti in piedi, tra cui il chiostro principale.
Una piccola curiosità; queste rovine possono essere tranquillamente essere considerate come gli edifici più sorvegliati di tutta la Francia.
L’abbazia di Clairvaux infatti, oggi si trova al centro di un carcere di massima sicurezza perché fu convertita da Napoleone in una prigione.
Ma veniamo ora al cuore del nostro post; la profezia e in questo caso più precisamente la profezia dei papi di Malachia.
Ecco come il santo descrisse gli ultimi papi della storia:
Papa Paolo VI (1963-1978). E’ descritto con il motto Flos Florum, o “fiore dei fiori”. Aveva tre gigli nel suo stemma araldico.
Papa Giovanni Paolo I (1978). E’ descritto da Malachia con De medietate lunae, o “la mezza luna”. Il suo papato durò un mese: iniziò e terminò quando la luna era visibile a metà.
Papa Giovanni Paolo II (1978-2005). E’ descritto con il motto De labore solis, o “la fatica del sole”, una comune metafora che sta a indicare l’eclissi solare.
Papa Benedetto XVI (2005-2013). E’ descritto con De gloria olivae, o “la gloria dell’olivo”. L’ordine benedettino da cui il papa ha preso il nome, ha il ramo d’olivo nel suo stemma.
Petrus Romanus. Infine c’è l’ultimo papa, colui che vedrà la fine del mondo: Petrus Romanus, o Pietro romano.
A lui è dedicata la profezia più lunga:
In persecutione extrema Sacrae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus tranactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus judicabit populum suum. Amen.
“Nell’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro romano, che pascerà il suo gregge fra molte tribolazioni, dopo le quali la città dei sette colli sarà distrutta, e il Giudice terribile giudicherà il suo popolo. Amen.”
Secondo la profezia quindi abbiamo ben poco da stare allegri poiché, cosa inquietante, papa Benedetto XVI è il 111° pontefice e dunque con l’attuale papa il mondo finirà.
Ma c’è da dire per nostra fortuna che la profezia dei papi di San Malachia termina con un altro piccolo mistero.
Malachia ha numerato tutti i papi dell’elenco, a eccezione dell’ultimo, Pietro romano, colui che avrebbe visto la fine del mondo. A quest’ultimo papa dell’apocalisse non è stato assegnato nessun numero.
Secondo alcuni studiosi, questo lascia intendere che un numero sconosciuto di papi sia rimasto senza nome tra l’attuale papa e l’ultimo, e che quindi il mondo potrebbe continuare ad esistere ancora per un pò.
Ma questo solo il tempo ce lo dirà.
Foto vetrata cattedrale di Sligo di Andreas F. Borchert sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International, 3.0 Unported, 2.5 Generic, 2.0 Generic and 1.0 Generic
Foto Abbazia di Clairvaux di Prosopee sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Foto Basilica di San Pietro di Livioandronico2013 sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International