Tutti noi sappiamo che nella seconda metà del 1800 negli Stati Uniti si svolse una vera e propria guerra civile, universalmente nota come guerra di secessione americana.

Tale guerra sostanzialmente scaturì dal dualismo tra un Nord degli Stati Uniti industriale e in espansione, e un Sud invece agrario, dominato da un’aristocrazia di grandi proprietari terrieri che traevano i loro profitti dall’esportazione di materie prime quali cotone e tabacco, che utilizzavano nelle piantagioni circa 3 milioni di schiavi neri.

Uno dei punti cardini della guerra di secessione americana, fu la lotta allo schiavismo.

Dalla vostra reminiscenza scolastica sapete già come si concluse il tutto; quello che a scuola non vi è mai stato raccontato però, sono degli avvenimenti svoltisi qualche anno prima della guerra di secessione e aventi come protagonista John Brown, un abolizionista che vedeva nell’insurrezione armata l’unico modo per rovesciare l’istituzione della schiavitù, e che con la sua azione ha intensificato le tensioni che hanno portato alla secessione del Sud e alla successiva guerra.

Per alcuni versi può essere paragonato ad una sorta di Don Chisciotte americano, convinto com’era di essere stato scelto da Dio per porre rimedio a quella particolare ingiustizia.

La sua sete di vendetta e di giustizia nasce dall’aver assistito al linciaggio di un giovane reverendo, fervente militante dell’abolizionismo, da parte di una folla di schiavisti.

John Brown in quell’ occasione fece un giuramento pubblico, divenuto celebre poi con il nome di “giuramento di Annibale”, dove recitava:

“Qui, dinanzi a Dio Altissimo, in presenza di questi testimoni, da questo momento in poi giuro di portare odio eterno nei confronti dello schiavismo e consacro la mia vita alla sua definitiva e totale distruzione!”.

Egli considerava la schiavitù una vera e propria aggressione senza esclusione di colpi perpetrata da personaggi malvagi contro degli innocenti ed a cui occorreva reagire di conseguenza.

E così fece! Organizzando delle bande arrivò ad eseguire dei veri e propri massacri, divenendo in breve tempo sinistramente famoso, tant’è che bastava la notizia del suo avvicinarsi per spargere il panico tra gli schiavisti.

Almeno fino a quando durante uno dei suoi attacchi fu catturato, processato, e condannato a morte tramite impiccagione.

La sua fine suscitò una vasta commozione e contribuì a gettar le basi della sua leggenda, trasformandolo in un martire.

La domanda è: John Brown ha fallito?

Sicuramente non è riuscito a non farsi schiacciare dall’esercito federale, né a guidare una vera e propria forza di liberazione.

Quindi , John Brown ha sfoderato la spada contro la schiavitù ed è per questo morto invano?

La risposta è…no.

Nessun uomo che si consacri con tanta generosità ad una giusta causa fallisce, o potrà mai fallire.

Se John Brown non ha concluso la guerra che ha messo fine alla schiavitù, ha perlomeno iniziato quella guerra.

Se osserviamo le date, i luoghi e gli uomini che rivendicano questo onore, noteremo che lo zelo di John Brown è stato infinitamente superiore a tutti.

Alcuni uomini hanno vissuto per gli schiavi, John Brown invece è morto per loro.

La guerra che si svolse in America in quel periodo, era una guerra pro e contro la schiavitù, e l’esercito di John Brown sparò il primo colpo.

La condanna a morte di John Brown fornì agli abolizionisti un motivo in più per cui combattere, un esempio da seguire per i combattenti, ispirando anche una canzone che diventerà l’inno della causa dell’Unione, conosciuta come la canzone di John Brown:

John Brown’s body lies a-mouldering in the grave;

His soul’s marching on!

Glory, glory, hallelujah! Glory, glory, hallelujah!

Glory, glory, hallelujah! his soul’s marching on!

He’s gone to be a soldier in the army of the Lord!

His soul’s marching on!

John Brown’s knapsack is strapped upon his back!

His soul’s marching on!

His pet lambs will meet him on the way;

They go marching on!

They will hang Jeff Davis to a sour apple tree!

As they march along!

Now, three rousing cheers for the Union;

As we are marching on!

 

Letta così potrebbe non dirvi nulla, ma se ascoltate la melodia sono sicuro che la conoscete tutti.

 

Foto dipinto “Gli ultimi momenti di John Brown” di Wmpearl  sotto licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal Public Domain Dedication