James Keene, negli ani 90, era un liceale dell’Illinois, atleta di punta della squadra di football della propria città. Ma invece di concentrarsi sul suo promettente futuro nello sport, Keene iniziò a spacciare droga, e all’età di diciassette anni si trasferì a Chicago per espandere il suo commercio illegale.
Nel 1996 James Keene fu arrestato dalle forze dell’ordine per spaccio e condannato a dieci anni di reclusione senza possibilità di libertà condizionata.
Nello stesso arco temporale, Larry Hall, meglio conosciuto come “l’uomo con un furgone”, arriva all’attenzione della polizia dopo che diverse giovani donne lo accusano di persecuzione.
Le loro accuse giungono alla polizia poco dopo la scomparsa della quindicenne Jessica Roach, trovata poi morta settimane dopo in un campo di grano nell’Indiana.
Quando le autorità indagano sul veicolo di Hall, trovano diversi oggetti sospetti che lo portano ad essere condannato per il rapimento della Roach. Nel 1996, durante le indagini su quest’omicidio, Hall confessa di averla violentata e uccisa, così come aveva già fatto con altre ragazze, salvo poi ritrattare la confessione affermando di non essere colpevole di nessun crimine, e che i suoi precedenti commenti erano semplicemente legati a sogni inquietanti che aveva fatto. Il tribunale non credette a questa versione e lo condannò all’ergastolo, ma Hall presentò ricorso contro questa condanna affermando che a causa di un disturbo della personalità che lo rendeva suscettibile ai suggerimenti e patologicamente desideroso di compiacere, aveva confessato un crimine che non aveva realmente commesso. Ed è a questo punto che i destini di Larry Hall e James Keene si incrociano.
Larry con la sua nuova strategia rischiava di vincere l’appello e tornare così a piede libero; cosa che il procuratore degli Stati Uniti Lawrence Beaumont non poteva permettere accadesse.
Così decise di incontrare James Keene, noto per i suoi modi affabili, per convincerlo ad andare sotto copertura nella stessa prigione di Larry Hall per estorcergli una piena confessione, magari scoprendo anche dove aveva seppellito le altre presunte vittime. In cambio di tutto questo James Keene sarebbe stato liberato e la sua fedina completamente ripulita. Dopo qualche reticenza, Keene decise di accettare e dopo cinque mesi sotto copertura riuscì a guadagnare la fiducia di Hall e iniziò a chiedergli dei suoi crimini con la promessa che gli sarebbe rimasto amico anche se avesse confessato i diversi presunti omicidi. Grazie ai suoi modi amichevoli James Keene riuscì ad ottenere la confessione, e quando cercò di avere maggiori informazioni su dove Hall avesse seppellito i corpi, si imbatté in una mappa che mostrava la presunta posizione di molte delle sue vittime. Ormai sicuro di aver risolto il caso, e credendo che sarebbe stato portato fuori di prigione di lì a poco, James Keene decise di affrontare Hall facendo saltare la sua copertura. Questa però fu una mossa sbagliata. James Keene venne portato infatti in isolamento, non riuscendo così a far arrivare il messaggio ai suoi contatti fuori dalla prigione. A quel punto, quando pochi giorni dopo fu fatto uscire dall’isolamento, la mappa era scomparsa. I corpi delle altre vittime non vennero mai ritrovati, ma le informazioni raccolte da Keene in prigione furono sufficienti a condannare definitivamente Hall, che attualmente sta scontando l’ergastolo in una prigione federale. Keene invece, come promesso, ha ottenuto la sua piena libertà, e oggi lavora nel settore immobiliare.
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Foto Larry Hall sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale