Se ci spostiamo nel passato dell’Africa, scopriamo che storia e mitologia sono fuse insieme. Secondo resoconti risalenti al XII secolo, un leggendario re-sacerdote cristiano dalle sbalorditive ricchezze, aveva regnato sull’antico Egitto per quasi un secolo.

Si narra che discendesse da Baldassarre, il magio nero. Le storie che riguardano il Prete Gianni lo collocano prima in Asia, e successivamente in Africa, di cui è stato il primo re cristiano. La sua reputazione crebbe a tal punto che, nel XII secolo, Papa Alessandro III gli inviò un messaggio.

Solo che colui che recava con sé la lettera (il medico personale del pontefice) scomparve nelle giungle e non fu mai più ritrovato. Eppure, a distanza di decenni, una lettera è effettivamente arrivata, firmata dal Prete Gianni, evento che ha contribuito ad alimentare il mito.

Poi, nel XV secolo, esploratori portoghesi in cerca di questo mitico re riferirono di aver trovato un impero cristiano nella profondità della giungla. Descrissero la corte, una città raffinata e, soprattutto, l’oro che scorreva a fiumi, a loro dire proveniente dalle stesse miniere sfruttate da re Salomone per la costruzione del tempio.

Una sorta di Shangri-la africana che gli esploratori continuano a cercare ancora oggi, convinti che quella gigantesca vena sia da qualche parte nella giungla. A quanto si raccontava, quello del Prete Gianni era stato un regno ricco di grandi scoperte astronomiche e di conoscenze segrete. Ma la storia del Prete Gianni va oltre i tesori perduti. La sua leggenda è collegata persino alla perduta Arca dell’Alleanza, che molti credono ancora nascosta in Etiopia,

e alla Fonte della Giovinezza. Si diceva che gli etiopi vivessero centinaia di anni perché erano soliti bagnarsi in un lago in grado di ringiovanire la pelle e la carne e di curare qualsiasi malanno. Si riteneva inoltre che chiunque bevesse la sua acqua fosse protetto da qualsiasi malattia per trent’anni.

Stando a questi racconti, le proprietà del lago erano uniche. Niente poteva galleggiare sulle sue acque, né legno né altro. Per diversi secoli, i regnanti europei avevano cercato quest’illustre personaggio. Anche Shakespeare l’aveva menzionato in Molto rumore per nulla.

Tuttavia, per la maggior parte degli storici contemporanei, le vicende di un re cristiano nero che aveva governato una vasta area dell’Africa sono soltanto un mito. L’ultima volta che qualcuno ha sentito parlare del Prete Gianni, ha riferito che aveva 562 anni. Da allora però, sul regno è calato il silenzio. Nessuno ha più sentito parlare del Prete Gianni. Alla fine del XVI secolo, alcuni esploratori in Etiopia s’imbatterono in un re nero, che tuttavia negò qualsiasi legame col re-sacerdote. E man mano che le conoscenze geografiche aumentavano, la leggenda di un re cristiano d’Africa andava affievolendosi. Nel XVII secolo, la sua storia era ormai considerata un semplice mito. Tutto questo dimostra il potere del mito e della storia…a meno che non sia tutto vero.

 

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Foto mappa Prete Gianni sotto licenza  Creative Commons Attribution 4.0 International

Foto ricostruzione Arca dell’Alleanza di Ben Schumin sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic