Per definizione la follia è “la condizione psichica che identifica una mancanza di adattamento che il soggetto esibisce nei confronti della società”. Un esempio pratico di follia potrebbe dunque essere un’uomo che cerca in tutti i modi con vari salti di sfidare la gravità. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Proviamo a fare un piccolo esperimento sensoriale. Chiudete gli occhi e immaginate di essere in bosco, lontani dal caos cittadino e completamente isolati.
Cosa sentireste se vi fermaste un attimo ad ascoltare? Il cinguettio degli uccelli, il ronzio degli insetti, il bosco brulica di vita e di suoni. E’ la natura. E’ una cosa normale.
Quegli uccelli, quei piccoli insetti, sentireste le canzoni di esseri viventi; esseri viventi così semplici che spesso li ignoriamo, esseri che sfidano la gravità ogni giorno ed è normale. Piccoli, stupidi insetti sfidano la gravità senza pensarci e questo non è folle, è naturale. Le persone dicono che non si può sfidare la gravità, e il loro errore gli vola proprio sopra la testa. Le persone spendono una fortuna per farsi infilare aghi nella pelle; agopuntura, agopressione, aromaterapia, coni di cera auricolari, raggi infrarossi e questo non è folle, è normale, è tutto nella norma, è in un negozio in un centro commerciale.
La gente è stipata in chiesa che fa voti per guarire, o spedisce assegni a santoni vari affinché preghino per loro, e questo non è folle, è fede. Basta che sia solo un Dio, o il Dio giusto quanto meno.
Le cose importanti, tutto il sapere che le persone hanno raccolto per migliaia di anni, ci ha tenuto in vita prima che iniziassimo ad avvelenare l’acqua, l’aria, la terra e ultimamente addirittura i nostri corpi con vaccini rivelatisi completamente inutili.
Tutte queste cose sono folli, devono essere folli. Il mondo è diventato folle tanto tempo fa e i pochi tra noi, quei rari casi che sono riusciti a ritrovare la sanità mentale, quel folle mondo li chiama folli.
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