Qualche giorno fa, ascoltavo mia nipote mentre si lamentava studiando Storia.

Il motivo di questo malcontento era che questa materia risultava noiosa per il semplice fatto che parla solo di gente morta.

Ragionamento che generalizzando non fa una piega.

La Storia in fondo non è altro che tutto l’insieme collettivo e ancestrale della razza umana; una grande montagna che continua a crescere.

Per adesso noi siamo in cima, ma presto saremo sepolti sotto le generazioni a venire.

Se ci fermiamo a riflettere però, noteremo che il genere umano non cambia mai.

Siamo diversi soltanto all’apparenza.

Ci evolviamo, creiamo nuove regole, nuovi modelli di vita; ogni generazione difende valori nuovi e accantona i vecchi, vantandosi di essere più civile e saggia di quella passata.

Pensiamo di aver ben poco in comune con quelli che sono venuti prima di noi.

Ma in realtà, in fondo, il cuore pulsa sempre allo stesso modo.

Avidità, brama di potere, paura della morte, questi sentimenti non cambiano.

Così come non cambiano le cose belle della vita.

Amore, coraggio, bontà d’animo, volontà di dedicare la propria vita a qualcosa in cui si crede.

E la storia rimane una grande, profonda , cicatrice.

 

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