Fort Knox è una area militare nello Stato del Kentucky (USA)  molto nota per la presenza dello United States Bullion Depository, i depositi delle riserve monetarie e delle riserve auree degli Stati Uniti d’America.

Con circa 4578 tonnellate di lingotti d’oro, il valore stimato dell’oro qui custodito è pari a circa 234,439 miliardi di dollari. Alcune teorie cospirazioniste sostengono che parte dei lingotti di metallo prezioso sia stata sostituita con altri di piombo rivestito d’oro, ma in realtà è molto poco probabile che l’oro di Fort Knox abbia subito questo tipo di “alterazione”.

Ma come nasce Fort Knox?

L’ordine esecutivo 6012 emanato dal presidente Franklin D. Roosevelt nel 1933 vietò il possesso privato di monete d’oro, lingotti e certificati aurei, costringendo i cittadini a venderli alla Federal Reserve. Nel 1936 il Dipartimento del Tesoro iniziò a costruire la Gold Vault e alla fine trasferì con un convoglio blindato la maggior parte delle riserve auree proprio nella struttura di Fort Knox, dove attualmente si hanno, in camere blindate situate in profondità, più di 147,3 milioni di once troy, soprattutto sotto forma di lingotti d’oro da 12,24 chilogrammi di purezza compresa tra .900 e .999.

Il resto delle riserve del paese è conservato a West Point e a Denver.

Ma veniamo ora all’aspetto curioso.

Per ordine del Congresso, le camere blindate vengono esaminate ogni anno dall’Ufficio dell’Ispettore generale del Dipartimento del Tesoro. Solo visivamente; ci vorrebbero mesi per controllare i numeri di serie di ogni lingotto in base all’inventario. Ma le leggi del Tesoro del 1978 richiedono che ogni oggetto d’oro presente a Fort Knox sia ispezionato manualmente ogni dieci anni. Ora, l’oro è un elemento chimico presente in natura con numero atomico 79. E’ considerato un metallo tenero, quindi può essere facilmente graffiato o danneggiato. L’unto sulle mani può corroderne o intaccarne la finitura, diminuendone il valore.

Quando lo si maneggia quindi, si raccomanda di indossare guanti di cotone che non lasciano pelucchi. Si richiede inoltre l’uso di una mascherina perché l’umidità contenuta nel respiro e nella saliva può lasciare macchie impossibili da rimuovere. Alla stregua di tutto quello che abbiamo detto fino a questo momento, quando quella scadenza dei dieci anni si avvicina, un manipolo di soldati viene reclutato per pulire l’oro, trasformandoli sostanzialmente in vere e proprie “donne di servizio”. D’altronde la legge che prevede questo tipo di attività, conosciuta con l’acronimo di CTG, significa proprio questo: Cleaning the Gold, pulizia dell’oro. Servono all’incirca nove mesi per verificare l’intero inventario, lavorando ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette, con diverse squadre. Per ragioni di sicurezza nessuna squadra passa più di due settimane nelle camere blindate, e viene usato del personale esterno, preferibilmente ex soldati, in modo che nessuno alla base acquisisca troppa familiarità con chi va e chi viene.

 

Foto oncia troy di Olegvolk  sotto licenza  Creative Commons Attribution 2.5 Generic