Quando parliamo di elefanti, dobbiamo pensare a un vero e proprio prodigio della natura.

Il loro comportamento è direttamente attribuibile al loro grosso cervello, che pesa in media cinque chili.

La loro corteccia cerebrale contiene quasi gli stessi neuroni e le stesse sinapsi di un cervello umano.

La loro intelligenza viene sfruttata appieno: sono in grado di utilizzare attrezzi, di risolvere problemi e persino di essere altruisti.

E’ stato dimostrato che gli elefanti, utilizzando le proboscidi come un complesso fischietto, sono in grado di riprodurre i suoni, dai versi degli altri animali al motore dei camion.

Sono inoltre coscienti di sé e hanno un concetto di arte; questi animali sembrano avere una predilizione per i colori e le forme e mostrano una propensione per la pittura.

Da tempo immemore l’umanità osserva la natura e impara dai suoi metodi di sopravvivenza.

Non serve sempre reinventare la ruota; basta anche semplicemente provare a scoprire quello che in natura già si sa.

Ecco di seguito un esempio.
In Kenya, le femmine gravide di elefante masticano le foglie di un certo albero per indurre il travaglio.
Alcune tribù locali hanno appreso da loro questo metodo, ottenendo i medesimi benefici.

Gli elefanti oltre a essere intelligenti sono anche animali pazienti e amano risolvere i problemi in cui si imbattono.

La vita nelle loro terre ruota intorno all’acqua.

Ogni animale sviluppa una propria strategia per sopravvivere alle stagioni aride, che molte volte possono trasformarsi in periodi di siccità lunghi interi anni.

Ebbene tempo fa, durante una stagione eccezionalmente secca, un’esemplare scavò una pozza d’acqua nel terreno, per poi chiuderla con corteccia d’albero masticata e sabbia per impedire che si prosciugasse. Quel piccolo pozzo personale riuscì a resistere un’intera estate.

E’ appurato anche che i branchi di elefanti hanno complesse cerimonie sociali.

Sono gli unici mammiferi, oltre a noi, che seppelliscono i loro morti e manifestano il proprio dolore.

Cosa fanno di preciso?

Prima di tutto si raccolgono intorno al compagno defunto per piangerne la morte.

Poi passano alla sepoltura rituale, che consiste nel lanciare terra e foglie sul corpo, che a volte viene anche coperto con grossi rami.

Successivamente le ossa vengono venerate, e non solo dai membri della famiglia.

Può succedere che, quando si trasferisce da un luogo all’altro, un branco se ne porti dietro qualcuna.

A differenza della credenza popolare però, gli esemplari anziani o ammalati non si recano in un posto specifico per morire.

Il concetto di cimitero degli elefanti è solo una leggenda.

Sono delle creature meravigliose.

Come si fa ad ucciderle per sport o per l’avorio?

Non penso che questo post arriverà mai tra le mani di qualche cacciatore; ma se per qualche caso fortuito dovesse farlo, vi rivolgo un appello:
Smettetela di ucciderli, per favore.

 

Foto elefante in evidenza  di Eugenia & Julian sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

Foto elefante africano  di Muhammad Mahdi Karim sotto licenza GNU Free Documentation License

Foto Kruger elephant  di Nithin bolar k sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported