Oggigiorno siamo abituati a vedere, sia all’interno delle nostre case che all’esterno, macchine che operano in modo autonomo, veri e propri robot che facilitano la nostra vita quotidiana. La loro comparsa però non è poi tanto recente come potrebbe sembrare. Già nel Medioevo ellenico si trovano moltissimi antichi automi e congegni meccanici costruiti da Efesto o progettati da Dedalo. La maggior parte di questi ovviamente rientrano nel campo delle leggende, ma vi sono anche numerosi resoconti storici di artigiani, ingegneri e matematici greci (sia uomini che donne, qualcuno conosciuto, altri il cui ricordo è andato perduto) che hanno inventato incredibili macchine semoventi concepiti magari come semplici giocattoli, come ad esempio un cavallo meccanico che era in grado di bere, ma non per questo privi di interesse. Accanto a questi tipi di congegni ne possiamo trovare poi anche altri molto più “seri” e complessi, basti pensare ad Erone di Alessandria, con le sue porte del tempio che si aprivano come per magia, o Filone di Bisanzio, che realizzò delle domestiche meccaniche.
Si narra persino che i cancelli dell’antico stadio di Olimpia si aprissero da soli, con un’aquila di bronzo che saliva alta nel cielo e un delfino che si abbassava.
Gli antichi greci erano più avanzati di quanto si creda; padroneggiavano l’idraulica e la pneumatica, hanno inventato calibri e gru, dispositivi complessi e argani, bilancieri e pompe. Con un pò di immaginazione possiamo vederli armeggiare, sperimentare, costruire e testare, fino a compiere un balzo tecnologico in avanti. Un fulgido esempio di quanto detto fino a questo momento è la Macchina di Antikythera esposta al museo archeologico di Atene, un congegno greco risalente al I secolo a.C.
E’ stata scoperta a bordo di un relitto nel 1901, ma si è dovuto attendere l’invenzione dei primi computer per comprenderne la struttura e la finalità. Oggi la maggior parte degli archeologi conviene che la Macchina di Antikythera sia il primo computer analogico conosciuto.
L’elenco di incredibili automi del mondo ellenico è sorprendente, al punto che i greci li hanno incorporati nelle loro leggende su Efesto e Dedalo (qualcuno ipotizza che quest’ultimo possa essere realmente esistito). Sembra che la tecnologia dei popoli antichi venga sempre sottovalutata, ma ancora oggi loro continuano a sorprenderci.
Foto Meccanismo di Antikythera sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Foto ricostruzione Meccanismo di Antikythera sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported