I presidenti si sà, viaggiano con stile. Quelli americani in particolar modo, visto che dispongono di una limousine Cadillac corazzata a prova di apocalisse, soprannominata “la Bestia”, per il transito via terra,

di un elicottero Sikorsky Sea King per gite brevi,

e di un Boeing 747 personalizzato per viaggi a lungo raggio.

  L’Air Force One, l’aereo presidenziale americano, viene spesso definito “lo studio ovale volante“. Non tutti sanno però che anni fa esisteva anche uno “studio ovale galleggiante“, la cui coperta è stata calcata da diversi presidenti.

In realtà gli Stati Uniti hanno avuto ben quattro “case bianche fluttuanti” che si sono succedute nel corso degli anni, a bordo delle quali Herbert Hoover ha mandato giù una pillola dietro l’altra, il sanguigno Roosevelt ha preparato i suoi martini prima di discutere con Churchill di strategie di guerra, Harry Truman si è rilassato giocando a poker e suonando il pianoforte, John Kennedy ha celebrato i propri compleanni, Lyndon Johnson ha invitato la famiglia reale britannica, mentre Richard Nixon vi ha addirittura ospitato Leonid Breznev.

Nello specifico, gli yachts presidenziali impiegati al servizio del presidente americano sono stati rispettivamente:

  • la USS Mayflower (1906-1929)
  • la USS Potomac (1936-1945)
  • la USS Williamsburg (1945-1953)
  • la USS Sequoia (1933-1977)

La USS Mayflower ha servito come yacht presidenziale per cinque presidenti degli Stati Uniti (T. Roosevelt, Taft, Wilson, Harding e Coolidge).

E’ stata teatro di molti eventi diplomatici e sociali durante i suoi anni come yacht presidenziale. Molti membri delle famiglie reali del mondo hanno visitato lo yacht e numerose persone di grande rilievo hanno firmato il suo libro degli ospiti. Il presidente Woodrow Wilson scelse la Mayflower come scenario per gran parte del suo corteggiamento con Edith Bolling Galt. A seguito della Grande Depressione, il presidente Herbert Hoover decise di rinunciare alla Mayflower come misura economica, risparmiando sui costi di mantenimento di $ 300.000 all’anno, equivalenti a circa $ 4.734.302 odierni.

La USS Potomac fu lo yacht presidenziale di Franklin D. Roosevelt dal 1936 fino alla sua morte nel 1945. Il 3 agosto 1941, svolse addirittura un ruolo da esca mentre Roosevelt teneva una conferenza segreta per sviluppare la Carta Atlantica.

Per soddisfare le esigenze del presidente Roosevelt per l’accessibilità alle sedie a rotelle, fu installato un ascensore nascosto all’interno di quella che era stata una delle ciminiere del natante per trasportare il presidente dal ponte principale al ponte della barca. Nel 1945 il presidente Harry S. Truman, che a differenza del suo predecessore non era un marinaio e non poteva sopportare il rollio estremo del Potomac, decise di ritirarla dal servizio. Essendo un affermato pianista classico, Truman voleva anche un pianoforte a coda a bordo del suo yacht, che la USS Potomac non poteva ospitare. Nel gennaio 1964 fu acquistata da Elvis Presley per 55.000 dollari. Presley, successivamente, offrì la nave al St. Jude Children’s Research Hospital , a Memphis, per venderlo come raccolta fondi. L’ospedale è stato in grado di vendere lo yacht nello stesso anno per 65.000 dollari. Nel 1983, l’associazione senza scopo di lucro Potomac iniziò a restaurare lo yacht e tutt’oggi è conservato a Oakland , in California, come monumento storico nazionale ed è l’unico yacht presidenziale aperto al pubblico.

La USS Williamsburg servì come yacht presidenziale dal 1945 al 1953 sotto due presidenti (Harry S. Truman e Dwight D. Eisenhower), imbarcando notabili americani e stranieri e due primi ministri britannici.

Fu poi lo stesso presidente Eisenhower, nel 1953, ad ordinarne la disattivazione e fu convertita così in nave da ricerca oceanografica, continuando la sua attività fino al 1968. Nel 1993, l’ex Williamsburg fu trasferita a Genova per la conversione in una nave da crociera di lusso, cosa però che non fu mai realizzata e fu invece messa in disarmo nel porto di La Spezia dove, nel 2015, affondò ai suoi ormeggi.

Nel 2016 l’Autorità Portuale di La Spezia autorizzò l’operazione di rimozione della nave e il suo relitto fu demolito.

La USS Sequoia fu la più longeva e famosa “Casa Bianca galleggiante”, che ha trasportato ben otto presidenti.

Herbert Hoover la utilizzò per diverse crociere di piacere e per lunghe battute di pesca.

Nel 1932, il presidente e la signora Hoover trascorsero Natale e Capodanno a bordo della Sequoia, arrivando addirittura a utilizzare una foto dello yacht sulla cartolina di Natale della Casa Bianca, proprio quando molti americani stavano soffrendo la depressione e lottavano per le necessità di base.

Il presidente Franklin D. Roosevelt usò lo yacht più frequentemente, con oltre cinquanta uscite registrate tra il 1933 e il 1935. Il 23 aprile 1933, il presidente Roosevelt ospitò il primo ministro britannico James Ramsay MacDonald come suo primo ospite sulla Sequoia.

Durante una crociera a Mount Vernon hanno discusso della Grande Depressione, della smilitarizzazione, dell’ascesa di Adolf Hitler e delle strategie per scongiurare la minaccia di una potenziale nuova guerra con la Germania.

Il presidente Harry S. Truman,  tre mesi dopo lo sgancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ospitò sulla Sequoia i primi colloqui sul controllo degli armamenti atomici con i leader alleati più stretti, i primi ministri Clement Attlee della Gran Bretagna e Mackenzie King del Canada.

Il presidente Eisenhower incontrò sulla Sequoia i suoi capi di stato maggiore congiunti contribuendo a introdurre una strategia difensiva per ridurre le dimensioni complessive e il costo dell’esercito e fare molto affidamento sulla deterrenza nucleare, una dottrina che sarebbe servita come punto di svolta determinante nella strategia degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda.

Il presidente Kennedy tenne riunioni strategiche sulla Sequoia per discutere della crisi dei missili cubani, e il 29 maggio 1963 ospitò una crociera per celebrare il suo 46° e ultimo compleanno.

Si dice che Marilyn Monroe si sia unito a lui per una o due crociere, ma questo è difficile saperlo con certezza anche perché l’ uso della Sequoia da parte del presidente Kennedy non è ben documentato come quello di altri presidenti. I fotografi del governo non lo accompagnavano sullo yacht e, curiosamente, subito dopo il suo assassinio, fu dato l’ordine di distruggere tutti i registri personali associati all’uso della Sequoia durante la sua amministrazione.

Il presidente Johnson usava spesso la Sequoia come luogo per rilassarsi e guardare un film,

ma la utilizzò anche per fare pressioni sui membri del congresso su questioni legislative critiche, inclusi i diritti civili, e per definire strategie con i suoi consiglieri in merito a decisioni importanti, inclusa l’escalation della guerra del Vietnam.

Il passeggero presidenziale più frequente della Sequoia è stato il presidente Nixon che ha registrato 88 viaggi mentre era in carica. Nel 1973 ospitò a bordo per una cena di lavoro il presidente Leonid Brezhnev e i leader discussero un accordo tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, sulla prevenzione della guerra nucleare, che fu firmato da Nixon e Breznev due giorni dopo.

Fu poi a bordo della Sequoia che Nixon decise di dimettersi a causa dell’affare Watergate.

Il presidente Ford ha usato la Sequoia meno di Nixon, ma fu il primo presidente conosciuto ad ospitare una riunione di gabinetto a bordo della nave, in cui si discussero questioni sulle relazioni del Congresso, dei rifugiati vietnamiti e sullo stato del programma energetico statunitense alla luce della crisi petrolifera del 1973.

Inoltre la Sequoia, durante l’amministrazione Ford,  avrebbe navigato lungo il Potomac per intrattenere l’imperatore Hirohito e la delegazione di accompagnamento dal Giappone.

Dopo 46 anni di servizio governativo, citando problemi di costi (la Sequoia costava ai contribuenti circa $ 800.000 all’anno) il presidente Carter ordinò che la Sequoia fosse venduta all’asta. Negli ultimi decenni è caduta in rovina e quella che nel corso della sua leggendaria carriera è stata testimone di tutti i tratti distintivi della presidenza moderna (imprese storiche di diplomazia, presunte relazioni extraconiugali e intrighi russi), è stato il punto focale di una lunga battaglia legale perché la Sequoia è considerata l’artefatto più significativo di importanza presidenziale che è in mani private.

 

Foto cadillac presidenziale di Ex13 sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto elicottero presidenziale sotto licenza  Creative Commons Attribution 2.5 Generic

Foto USS Potomac di Chris j wood sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International .

Foto relitto USS Williamsburg di HdK sotto licenza  GNU Free Documentation License

Foto presidente Roosevelt di History Fact Check sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International 

Foto presidente Nixon di USSSequoia1 sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International