L’università di Coimbra è un posto meraviglioso, con la biblioteca Joanina che può essere considerata il suo fiore all’occhiello.

Costruita agli inizi del XVIII secolo, la biblioteca Joanina è una gemma perfettamente conservata di architettura barocca, vero fulcro storico dell’università di Coimbra.

E come ogni sala del tesoro degna di questo nome, è come una cassaforte, con mura spesse e imponenti portoni di solido tek.

E’ stata progettata per far sì che, a prescindere dalla stagione, al suo interno ci sia sempre una temperatura di diciotto gradi e un basso tasso di umidità.

Le condizioni ideali per preservare i volumi antichi.

Un passaggio ad arco che da su una scalinata a spirale porta ai tre piani sotterranei della biblioteca.

Il primo è noto come Piano Nobile, per via della sua bellezza e della sua storia.

Nel successivo Piano Intermedio, il cui accesso è consentito esclusivamente ai bibliotecari, è custodita la maggior parte dei volumi più rari.

Il piano più basso della struttura invece (veri e propri sotterranei), un tempo faceva parte delle segrete del palazzo reale e aveva svolto la funzione di prigione fino al 1834.

La cosiddetta Prisao Academica è l’unico esempio rimasto di galera medievale in tutto il Portogallo.

Ad eccezione di alcune stanze chiuse, usate come depositi addizionali di libri, il resto del piano è aperto ai turisti.

Naturalmente anche quest’ambiente medievale è stato contaminato dall’età contemporanea; esistono infatti postazioni informatiche con tanto di programma per la digitalizzazione dei libri, un’ulteriore misura di sicurezza per preservare i tesori immagazzinati tra quelle mura.

Ma gli sforzi di conservazione non si limitano ad accorgimenti architettonici e tecnologici.

Una colonia di pipistrelli, insediatasi secoli prima all’interno della biblioteca, contribuisce attivamente alla protezione delle opere conservate tra quelle mura.

Ogni notte infatti, queste creature divorano gli insetti che altrimenti avrebbero banchettato a piacimento con le vecchie legature in pelle e la cartapecora ingiallita.

Ovviamente, condividere la cassaforte con questi abilissimi cacciatori richiede precauzioni.

Tutte le sere, dopo l’orario di chiusura, i custodi coprono i tavoli di legno con speciali teli di cuoio per proteggerli dal loro guano.

Ma sempre meglio che pagare un salario a diverse centinaia di lavoratori alati.

 

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