Gengis Khan è stato un condottiero e sovrano mongolo.
Nacque con il nome di Temujin, ma il suo nome formale come capo clan era Borjigin, ovvero Maestro del Lupo Blu.

Questo oggi è il nome più diffuso in Mongolia al pari di Temujin.
Dopo aver unificato le tribù mongole, fondando l’Impero mongolo, le condusse alla conquista della maggior parte dell’Asia centrale, della Cina, della Russia, della Persia, del Medio Oriente e di parte dell’Europa orientale, dando vita, anche se per breve tempo, al più vasto impero terrestre della storia umana.
Dal punto di vista delle innovazioni, l’impero mongolo si dimostrò in anticipo sui tempi, utilizzando valuta cartacea, istituendo un servizio postale e concedendo una libertà religiosa senza precedenti.
Ma non ho deciso di parlare di Gengis Khan per darvi una lezione di storia.
Ho deciso di parlare di questo condottiero per una curiosità sorprendente che aleggia attorno alla sua figura.
Qualche anno fa, un approfondito studio genetico ha dimostrato che uno su duecento uomini al mondo è portatore di alcuni rari marker del cromosoma Y, le cui radici risalgono alla Mongolia.

La proporzione sale a uno su dieci nelle regioni un tempo appartenute all’impero mongolo.

Secondo la ricerca, quel supercromosoma Y discende da un unico individuo, vissuto approssimativamente mille anni fa in Mongolia.
Provate a indovinare chi è quest’individuo?
Esatto, proprio lui, Gengis Khan.
Questo perché lui, e i suoi parenti maschi più stretti, avevano molte mogli, per non parlare della prole ancora più numerosa generata con lo stupro durante le conquiste.
A quanto pare, la poligamia e la conquista di territori lascia davvero il segno. Almeno nel pool genetico.
Come per altri personaggi descritti nei nostri post, anche il luogo della sepoltura di Gengis Khan rimane uno dei più grandi misteri al mondo.
Il motivo di questo mistero, secondo la leggenda, è dovuto al fatto che dopo la sua morte, i suoi seguaci sterminarono tutti i partecipanti al corteo funebre, compresi i costruttori della sua tomba e i soldati del picchetto di guardia.
A quanto pare la strage ha ottenuto l’effetto desiderato.
Si ritiene inoltre, che il tumulo custodirebbe il bottino accumulato con le sue razzie.
Un tesoro da far impallidire quello di Tutankhamon.

In Mongolia si erano concentrate le più preziose ricchezze del mondo, per poi sparire dalla faccia della Terra: gli enormi bottini sottratti alla Cina, all’India, alla Persia, e alla Russia.

Si dice che il tumulo reale contenesse tra l’altro le corone dei settantotto sovrani sottomessi al suo dominio.

Senza contare arredi religiosi di valore incalcolabile, trafugati da innumerevoli chiese, in particolare quelle russo-ortodosse.
Non so voi, ma io sono pronto a prendere la pala, e a cominciare a scavare.

Foto statua equestre Gengis Kan di Römert sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Foto statua equestre Gengis Kan di Martin Vorel sotto licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal Public Domain Dedication