Il ghiacciaio di Helheim, è uno dei più grandi e dei più minacciati ghiacciai della Groenlandia. E’ anche uno dei ghiacciai che si muove più velocemente al mondo, percorrendo circa trenta metri al giorno. Qualche anno fa dall’Helheim si è staccato un blocco enorme, largo poco più di sei chilometri, profondo uno e mezzo e spesso ottocento metri; un singolo evento che ha provocato un terremoto durato un giorno intero e registrato dai sismografi di tutto il pianeta. L’operazione IceBridge della NASA, utilizza radar, altimetri laser e telecamere ad alta risoluzione per monitorare i ghiacciai della Groenlandia ed in particolare l’Helheim, che negli ultimi vent’anni si è ritirato di quasi cinque chilometri e si è assottigliato di novanta metri, e che funge da indicatore per tutta la Groenlandia. L’intera regione infatti si sta sciogliendo sei volte più velocemente rispetto a trent’anni fa.

Ma che cosa succederebbe se tutto questo ghiaccio si sciogliesse?

L’acqua di disgelo della sola Groenlandia farebbe innalzare il livello del mare di sei metri, quanto un palazzo di due piani. Ma attenzione a non fare allarmismo. Anche tenendo conto delle attuali tendenze del riscaldamento globale, ciò che abbiamo appena descritto non succederebbe prima di qualche secolo, sempre che succeda. Quando parliamo di clima e della natura ciclica della temperatura planetaria, il numero delle variabili in gioco è troppo alto per fare una previsione, e i dati possono sempre essere male interpretati. D’altronde guardare l’Helheim e dire che da qui a poco non ci saranno più ghiacciai, è piuttosto difficile. l’Helheim è un muro bianco che si estende a perdita d’occhio, le sue pareti irregolari sembrano quelle di un castello di ghiaccio, con merli incrostati di brina gelata e torri diroccate.

Chi ha la fortuna di vederlo dal vivo, vedrà la luce del mattino infrangersi contro la sua superficie, creando uno spettro di colori che va dall’azzurro limpido ad un nero minaccioso. Persino l’aria lì attorno risplende di scintillanti particelle di ghiaccio. L’aggettivo immenso, non rende giustizia alle dimensioni di questo colosso bianco. L’Helheim si estende per più di sei chilometri in larghezza e per centosessanta verso la terraferma, e in alcuni punti è spesso quasi duemila metri. Oggi è ancora lì, e ci sarà ancora per secoli. Alcuni potrebbero controbattere che questo non corrisponde a verità se la Groenlandia continua a perdere trecento gigatoni di ghiaccio l’anno (Un gigatone è un’unità metrica di massa equivalente a 1.000.000.000 di tonnellate di tritolo), ma questo in realtà non vuol dire niente, poiché la calotta di ghiaccio della Groenlandia si alza e si abbassa sempre tra un’era glaciale e l’altra.

Un’ultima curiosità. Il nome Helheim, cela in sé una minaccia. Letteralmente infatti, Helheim significa “il regno di Hel”, il mondo dei morti dei vichinghi. Ma chi lo ha chiamato così? Probabilmente un ricercatore nordico con un senso dell’umorismo sardonico ed una passione per la mitologia norrena. Vi è anche da dire però che gli inuit ritengono che alcuni ghiacciai siano maledetti, come per l’appunto l’Helheim dove secondo le loro tradizioni dimorano i tuurngaq, ovvero gli spiriti omicidi. La loro versione dei nostri demoni.

 

Foto cartina Groenlandia di Uwe Dedering sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Foto ghiacciaio Groenlandia di Георг Боц sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

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