Le Isole Vestmann sono un piccolo arcipelago situato a circa cinque miglia dalla costa islandese, formato da piccoli isolotti verde smeraldo posti l’uno dietro l’altro, come una linea di sentinelle a cavallo di un mare battuto dalle tormente.
Le isole prendono il nome da alcuni schiavi irlandesi detti Vestmannya, ossia uomini dell’Ovest, dei primi colonizzatori scandinavi, che vi si erano rifugiati nell’840 dopo aver ucciso il loro padrone.
In breve tempo però erano stati rintracciati e sterminati, e di loro era rimasto soltanto il nome.
Solo l’isola maggiore, Heimaey, è abitabile e abitata, e tutt’oggi ci vuole gente forte per vivere lassù, dividendo la poca terra disponibile con gli uccelli marini e con la colonia di pulcinelle di mare più numerosa al mondo.
L’arcipelago insomma, è formato da oltre una dozzina di isolotti disabitati, oltre a innumerevoli scogli e archi scolpiti dal vento.
Sono terre molto giovani dal punto di vista geologico, formatesi negli ultimi ventimila anni grazie all’intensa attività geotermica e vulcanica lungo la dorsale medioatlantica, che attraversa tutto il fondale marino, ed è ancora una zona molto instabile.
A metà degli anni 60, un’eruzione vulcanica sottomarina ha dato origine all’isola più a sud dell’arcipelago e negli anni 70 il vulcano Eldfell, che si trova proprio sull’isola di Heimaey, è esploso seppellendo sotto la lava metà del colorato porto cittadino.
Se si presta attenzione si possono ancora scorgere segnali stradali che spuntano dalla lava solidificata, o qualche casa interamente sommersa, cosa che ha garantito alla città il soprannome di Pompei del Nord.
Ma se vi sentite veramente degli impavidi e dei temerari, vi consiglio di fare un salto sull’isola di Ellirey.
Le coste di quest’isola non sono fatte di spiagge sabbiose o di baie riparate, ma di scogliere nere a picco sul mare, e l’isola stessa è poco più di un frammento di vulcano che si innalza dalle onde, il cui cratere è ormai diventato un altopiano color verde smeraldo, costituito da muschi, licheni e vegetazione marina, tanto luminosa da sembrare innaturale.
Quest’isola disabitata ospita solo un piccolo capanno sulla sommità e, qui sta il bello, se volete raggiungerlo potrete farlo soltanto arrampicandovi con una fune.
Se non volete avere problemi quindi vi conviene essere abbastanza in forma.
Nelle acque di quest’arcipelago vive anche la più grande popolazione di orche assassine di tutta l’Islanda.
Sono animali curiosi e spesso si divertono a seguire le varie imbarcazioni.
O forse cercano solo qualche bocconcino.
Foto Isola heimaey di Alvaro sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported, 2.5 Generic, 2.0 Generic and 1.0 Generic
Foto vulcano Eldfell di Diego Delso sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Foto Isola di Ellirey di Diego Delso sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Foto immagine in evidenza di Teofilo sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic