Il Marocco è un Paese del Nordafrica che confina con l’Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo ed è caratterizzato da influenze culturali berbere, arabe ed europee.

Si tratta dunque di un Paese affascinante dal punto di vista storico, ma ancor di più da quello geologico. Il confine convergente tra la placca tettonica africana e quella euroasiatica che ne attraversa la regione settentrionale ha dato vita alla catena montuosa dell’Atlante.

In altre parole, questa catena montuosa è stata creata dall’abbassamento e dalla collisione della placca africana contro quella euroasiatica. Le vette al centro, quelle più vicine a questa linea di subduzione, formano la catena dell’Alto Atlante; sul lato opposto, separata da una profonda valle, c’è invece la catena dell’Anti Atlante.

Da queste montagne scende poi un corso d’acqua che sfocia in mare. E’ il bacino del fiume Sous che scorre per centinaia di chilometri tra quelle montagne.

Ai piedi della catena montuosa dell’Anti Atlante possiamo trovare la città turistica di Agadir, dalla quale la linea frastagliata delle montagne taglia il cielo a nord, s’infrange contro l’Atlantico ad ovest e sale ancor di più ad est, dove le vette più alte (alcune raggiungono i quattromila metri d’altezza) spesso sono imbiancate di neve.

Ma torniamo alla località marittima di Agadir; si tratta di un’oasi lussureggiante che abbraccia una lunga e larga mezzaluna di costa sabbiosa.

Il lungomare colorato è pieno zeppo di ristoranti e bar, e le palme ondeggiano in ogni angolo della città, come se ti invitassero a riposare.

Quando si parla di Marocco non ci si aspetta tutto questo verde, perché lo si è sempre immaginato come un Paese di rocce rosse e deserti, ma in realtà la valle del fiume Sous è un fertile eden, circondata e protetta a nord e a sud dalle due catene montuose create dalla collisione delle forze tettoniche sottostanti, dalla quale si possono scorgere profonde gole boscose, laghi e stagni scintillanti, verdi pascoli e prati inondati dal sole.

  Inizialmente i berberi le chiamavano Idraren Draren, ossia “montagne delle montagne”, ma alla fine ha prevalso il nome dato loro dagli antichi greci. Secondo la loro mitologia, è qui, tra queste vette ai confini del mondo, che il possente dio Atlante sconta la punizione inflittagli da Zeus: reggere sulle spalle l’intera volta celeste.

Tra i maggiori prodotti d’esportazione del Marocco c’è la fosforite, ed inoltre i giacimenti locali di fosfato sono ricchi d’uranio. Si stima che l’uranio presente in questi giacimenti sia due volte superiore a quello estratto in tutto il resto del mondo messo assieme.

Dunque, se avete intenzione di diventare ricchi, vi conviene investire nei giacimenti presenti tra le vette dell’Atlante.

 

Foto cittadella marocchina di Maureen  sotto licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

Foto catena montuosa dell’Atlante di Tola Akindipe  sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto catena montuosa dell’Atlante di Marek Kubica  sotto licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

Foto fiume Sous di Viault sotto licenza GNU Free Documentation License

Foto Agadir di Marco Riss sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto marina di Agadir di Abdeaitali sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Foto panorama Marocco di Bruno Le Bansais sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

Foto fosforite di Ra’ike sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported